Rosso&Verde – Il semaforo di Pordenone-Ternana

Rosso&Verde – Il semaforo di Pordenone-Ternana

Rosso: la sconfitta.

Perdere, prima o poi, la Ternana lo avrebbe dovuto fare, se non altro per la legge dei grandi numeri,perchè obbiettivamente non è possibile vincerle tutte: quello che non ci è piaciuto, però, è stato perderla così. Nonperchè la Ternana non abbia giocato, non perchè il Pordenone non sia effettivamente una squadra preparata per agguantare la promozione in Serie B, ma perchè quello che sembra essere mancata è stata la precisione, la freddezza. Dopo un buon primo tempo, nonostante il gol dell'ex, la Ternana ha cominciato ad avere fretta di segnare, di spingersi in avanti, di attaccare, e ha perso lucidità. La situazione paradossale è che la lucidità non è venuta meno in difesa, perchè la squadra non ha sofferto in maniera particolare, nonostante fosse sbilanciata in avanti, la freddezza è calata sotto porta, in area avversaria. Una battuta d'arresto ci sta, ci mancherebbe altro, ma ci piacerebbe vedere già sabato una Ternana diversa, più razionale e meno impulsiva. 

Verde: la speranza. 

Messa così, sembrerebbe davvero tragica, come se la Ternana non avesse giocato e il Pordenone avesse passeggiato: così non è stato. E la nostra, permettetecelo, è solo una provocazione. Verde speranza, dicevamo, come quella che la sconfitta di ieri sera possa imprimere nuova forza alle Fere, che possa far tirar fuori loro ancora più agonismo, più sete e fame di vittoria. La speranza che la battuta d'arresto possa servire per riflettere su quanto ancora c'è da migliorare, su come la squadra giochi meglio quando non si lascia prendere dalla frenesia, che le potenzialità ci sono e sono vaste. La speranza è anche che non ci si fasci la testa, che non ci si lasci, nessuno abbattere dal primo ko stagionale, anche se dopo aver fatto la bocca all'idea del primo posto, in quella stessa bocca rimane un gusto piuttosto amaro. Verde come la speranza, che in questo caso non è l'ultima a morire, ma la prima a tendere la mano per rialzarsi subito, che un conto è una battaglia, un altro la guerra.