Rosso&Verde – Il semaforo di Ternana-Bari
Rosso: la Ternana non ingrana.
Va fatta una premessa fondamentale e imprescindibile a tutto il discorso: due giorni di lavoro sono troppo pochi, quasi nulli, per vedere l'impatto di un nuovo allenatore su una squadra, e la coppia De Canio-Ternana non fa certo eccezione. Anzi, in parte la fa, dal momento che qualche differenza in campo si è già vista ieri, soprattutto sul piano della corsa, meno confusionaria e più organizzata; per il resto, però, niente di nuovo, purtroppo, sotto il sole. Giocare con la paura, con la consapevolezza che ogni errore commesso comporta una punizione fin troppo pesante, certamente non favorisce la Ternana, che scende in campo condizionata, e si vede. Gli errori dei singoli, anche di quelli che fino ad ora avevano ben figurato, pesano come macigni sul risultato, ed anche in questo si vede l'inesperienza di una squadra: sarà difficile per De Canio anche far scrollare di dosso l'ansia da prestazione ai suoi.
Verde: si gioca subito.
Se da una parte è un peccato che si rigiochi dopo appena due giorni, perchè non c'è ancora una volta tempo di lavorare con una settimana di lavoro tipo, dall'altra non è poi proprio un male, perchè la Ternana e il suo nuovo allenatore hanno subito la possibilità di rimettersi in campo e di riproporre quello su cui stanno lavorando. Partendo dal presupposto che sarà tutto in salita e che l'obiettivo, per ora, è quello di agganciare il prima possibile i playout, il fatto di giocare tante partite così ravvicinate potrebbe aiutare la squadra a capire e a far proprie le idee di gioco e le tattiche di De Canio. A volta, infatti, non basta solo l'allenamento per comprendere e riproporre i dettami di un allenatore, ma è necessario metterle in pratica sul campo.