Rosso&Verde – Il semaforo di Ternana-Parma
Verde: la rimonta.
Il gol di Di Gaudio avrebbe potuto tagliare le gambe a qualsiasi squadra, considerando il valore tecnico del Parma e considerando quanto siano esperti i giocatori nell'impostare tanto la fase offensiva quanto quella difensiva, e per lunghi tratti la Ternana, pur costruendo, si è abbattuta sul muro dei Crociati. I rossoverdi, però, sono stati bravi a non mollare, a non smettere di credere nella rimonta e, perché no, anche a sfruttare una delle poche disattenzioni degli avversari che hanno lasciato libero Tiscione di piazzare un pallone d'oro per Tremolada, il resto lo sappiamo. A differenza di altri pareggi, quello raggiunto ieri al Liberati ha quasi il sapore di una vittoria, soprattutto per come era iniziata la partita e perché il Parma è veramente una squadra costruita per risalire fino alla Serie A, con tutti i mezzi e gli accorgimenti del caso.
Rosso: la rimonta.
Non è un errore di battitura e nemmeno uno scherzo. Al netto delle differenze tecniche e d'esperienza ieri in campo, ancora una volta la Ternana ha dovuto concedere un tempo e un gol agli avversari prima di iniziare a fare sul serio, prima di attaccare e cercare il gol. Non vuole essere una critica al risultato ottenuto ieri contro il Parma, sia chiaro, quello che un po' ci preoccupa è la tendenza palesata ultimamente dalle Fere che sembrano sempre dover necessariamente partire con lo svantaggio. In questo, a nostro avviso, si rispecchia molto la nuova filosofia di Pochesci, che per sua stessa ammissione ha detto di aver suggerito ai suoi ragazzi che a volta una partita si può vincere stando sullo 0-0 per 90 minuti e sbloccandola al 95'. Verissimo senza ombra di dubbio, se non fosse che nel calcio contano anche gli episodi (purtroppo molto spesso negativi per i rossoverdi) e gli errori e le distrazioni individuali (viste anche ieri in occasione del gol di Di Gaudio), e non sempre la rimonta può riuscire.