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Rosso&Verde – Il semaforo di Ternana-Virtus Francavilla

Verde: la Ternana sa soffrire.

Potrebbe sembrare un controsenso, quasi una provocazione, ma l'aspetto più incoraggiante che è stato messo in evidenza dalla partita giocata ieri al Liberati è che la Ternana è una squadra che, pure nelle partite meno belle e più rognose, sa vincere. I rossoverdi hanno sofferto la prestazione di una Virtus Francavilla certamente meno attrezzata se si parla di valori tecnici ma compatta, decisa e mai doma, nemmeno in inferiorità numerica e sotto di un gol; nonostante il carattere dell'avversario, la squadra di Lucarelli ha saputo averne ragione, portando a casa 3 punti fondamentali per la classifica e soprattutto per la consapevolezza. In questa ottica, dunque, non sono una nota stonata le parole di Cristiano Lucarelli che, come mai era successo, ieri ha avuto di fatto soltanto parole di elogio per i suoi ragazzi, che non si sono arresi alla stanchezza e ai ritmi lenti della partita, continuando a cercare un modo per sbloccarla e portarla a casa. Aspettarsi di vedere una Ternana sempre bellissima, spumeggiante e straripante, capace di vincere soltanto con almeno tre gol di scarto sarebbe stato da folli incoscienti, gioire di una vittoria voluta e cercata con le unghie e coi denti non solo è comprensibile, ma probabilmente è anche la cosa più giusta da fare. 

Rosso: quante occasioni sprecate!

Ribadiamo il concetto: la Ternana non può assolutamente vincere tutte le partite segnando cinque gol. Per quanto una squadra sia organizzata, forte, quadrata e costruita col chiaro intento di combattere per il primo posto in classifica, non è immaginabile che si possa tenere il ritmo delle prime giornate per tutta la stagione, e questo ci sembra sacrosanto ricordarlo. Quello che, però, è piaciuto meno della sfida di ieri contro la Virtus Francavilla sono state le tante occasioni create e non sfruttate da parte delle Fere. Proprio perchè l'avversario si è rivelato essere un osso duro, rognoso e con tanta voglia di far bene, la squadra di Lucarelli ha rischiato di doversi mangiare le mani per non averla buttata dentro quando sarebbe stato più facile farlo che sbagliare. Su tutte, le occasioni di Ricevic e Torromino, solo per citarne due che sono rimaste negli occhi di tutti: non sfruttare quei palloni, soprattutto durane una meno brillante del solito, sarebbe potuto costare caro. 

Marina Ferretti

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