Sabato la Ternana ospiterà la Salernitana, Breda il suo passato
Sabato pomeriggio, con fischio d'inizio alle 15, al Libertai si sfideranno Ternana e Salernitana, in un match fra due dirette concorrenti alla salvezza, che faranno di tutto per portarsi a casa l'intera posta in palio per allontanare lo spettro playout.
Una sfida che si prospetta come molto combattuta, e una sfida che sicuramente non lascerà totalmente indifferente Roberto Breda, dal momento che ospiterà in quello che è ormai il suo stadio il suo passato: l'allenatore rossoverde, infatti, ha avuto una parentesi piuttosto corposa vestendo il colore granata dei campani, prima come centrocampista e poi sedendo in panchina.
L'avventura di Breda a Salerno inizia nella stagione 1993/94 e non si interrompe prima di sei anni, nel campionato 1999/00, che però non è l'ultimo giocato all'Arechi, perchè avvicinatosi al momento di appendere gli scarpini al chiodo, il centrocampista trevigiano decide che la squadra adatta per chiudere il suo ciclo da giocatore sarà la Salernitana, così ci torna nel biennio 2003/05. E' proprio nei suoi primi anni a Salerno che Breda incontra Carlo Ricchetti, suo amico e compagno di squadra, che dopo tanti anni diventerà anche suo fidato collaboratore e vice in panchina. Complessivamente con la maglia dei campani addosso, Breda colleziona ben 187 presenze, mettendo anche a segno 8 reti, ma la cosa che probabilmente colpisce di più è che nel suo palmares, in granata, risultano soltanto 2 espulsioni per rosso diretto; insomma, la sua pacatezza era già ben visibile.
Dopo il ritiro, Breda intraprende la sua carriera da allenatore, e dopo aver militato per tre anni all'interno della Reggina, fra under 19 e prima squadra, decide che è tornato il momento di fare tappa a Salerno: la sua avventura in panchina alla Salernitana dura una sola stagione, quella targata 2010/11, 39 partite in cui colleziona una media di 1,69 punti a partita.
E' innegabile, quindi, che per l'allenatore rossoverde incontrare di nuovo la Salernitana non sia una cosa da niente, ma sappiamo benissimo che, una volta in campo, non esiste passato o ricordo che tenga per Breda: per 90 minuti più recupero sarà soltanto un avversario.