Presupposto: la Ternana va all'inferno. Sul campo più difficile della Serie B, il Dall'Ara, casa di un Bologna che viaggia a gonfie vele verso la promozione diretta e una rifondazione in salsa americana. Contro una squadra in salute, lanciata dall'entusiasmo tra campo e investimenti di mercato, con un pubblico rinvigorito dalla nuova proprietà, quello che a Terni sognano da tempo senza pretendere americani, basterebbe qualcuno che investisse senza privare dei sogni… ma questa è un'altra storia.

C'è una partita da giocare. Tosta, tostissima, perché le Fere con le solite scelte obbligate fronteggiano un Bologna che sarà come al solito arrembante, aggrappato alla qualità dei suoi uomini e alle giocate di un Karim Laribi in condizione devastante. E Tesser? Lo ha detto, sarà durissima. Ma in Serie B non si sa mai. Quanto è vero… lo dicono i fatti: la Ternana è andata a vincere a Frosinone, quando la squadra di Stellone volava. Nulla è impossibile. E allora, combattere e giocare con orgoglio, poi chissà.

Puntando su due armi che un uomo del Bologna conosce molto bene. Diego Lopez, allenatore rossoblù, è purosangue uruguaiano: viscerale ma posato, genuino e sempre sorridente. Non lo ha nascosto: "Temo Cesar Falletti, è rapido e ha baricentro basso", un po' il peperino che può mandare in tilt la sua difesa come già accaduto al Brescia o al Perugia, per dirne due. Falletti è uruguaiano come lui, la trappola può essere dietro l'angolo. Come da Felipe Avenatti, pericoli dal suo Uruguay per Lopez, possibili scherzetti – così da far rima con Avenatti e Falletti – da non sottovalutare. Cesar potrebbe entrare a gara in corso e diventare letale, Felipe ci sarà dal primo minuto. Consapevoli che sarà una battaglia tosta, tostissima, secondo i più praticamente persa in partenza. Eppure, mai dire mai. E occhio alle trappole…