Serie B: che fine hanno fatto le big?
Dopo sette giornate di campionato la classifica non è quella che si pensava alla vigilia: davanti a tutti c’è il Pisa
Che pazza Serie B stiamo vivendo in questo inizio di stagione. Dopo sette giornate di campionato è doveroso tracciare un primo bilancio di quanto è accaduto.
Guardando la classifica la prima cosa che salta agli occhi è la capolista: il Pisa. La squadra toscana che dichiaratamente non è interessata, ancora, alla conquista della Serie A si trova davanti a tutti. E come se non bastasse con un piccolo margine di vantaggio sulle altre. Tra lei e la Cremonese (ultima avversaria delle Fere, ndr) ci sono già 4 punti.
La parte alta della classifica ci consegna delle big che stanno facendo bene ma non benissimo. La macchina da gol Brescia si è inceppata nelle ultime giornate ed ora è terza a quota 14 insieme al Lecce che pur facendo risultato ancora non è riuscito a decollare come ci si sarebbe aspettato.
Dietro di loro altra sorpresa ma forse solo fino ad un certo punto. A 13 punti troviamo l’Ascoli che dopo aver disputato un grandissimo girone di ritorno lo scorso campionato con annessa salvezza, quest’anno è partito da quelle certezze e sta già raccogliendo i frutti del lavoro iniziato la scorsa stagione.
Più attardate ma anche qui di un solo punto (12) troviamo il Benevento fresco di retrocessione dalla A e il Cittadella che invece la massima serie l’ha solo sfiorata perdendo in finale playoff contro il Venezia.
Nell’analisi della classifica l’ultima posizione buona per accedere proprio agli spareggi è occupata oggi dal Frosinone del campione del Mondo 2006 Fabio Grosso. Ma i ciociari non sono in una posizione tranquilla. Perché con 10 punti devono fare i conti con Perugia, Reggina e Cosenza. Incredibile ma vero i biancorossi sono la migliore squadra neopromossa al momento al pari dei calabresi che ripescati hanno fatto mercato in fretta e furia ma hanno già dimostrato di non voler recitare la parte della squadra materasso. Tutt’altro.
Ma le big con la “B” maiuscola dove sono? Dietro. Parma e Monza le troviamo a centroclassifica. Entrambe appaiate con 9 punti. Tutte e due stanno pagando il cambio di allenatore e le tante nuove pedine inserite nei rispettivi motori. Non a caso nelle ultime ore le panchine di Enzo Maresca e Giovanni Stroppa sono tra le più chiacchierate anche se quella a rischio sembra essere la prima con l’ex milanista che ha da poco ricevuto l’ennesimo attestato di fiducia da parte della società.
Poi. Poi troviamo le altre. A partire dalla Spal che con il 4-2-3-1 propositivo di Clotet ha avuto un avvio altalenante ed infatti ha 8 punti, appena uno in più della Ternana targata Cristiano Lucarelli. Entrambe sono seguite da vicino da un’altra neopromossa come il Como (6).
A questo punto andiamo a vedere quali sono le squadre che hanno performato di meno in queste prime sette giornate. Crotone (a sorpresa) e Alessandria hanno appena 4 punti mentre il Vicenza (dei grandi investimenti e dei playoff come obiettivo minimo) è a quota 3. Chiude il lotto il Pordenone con un solo punto in sette partite di cui 5 con Massimo Rastelli in panchina. Troppi pochi tanto che anche la posizione dell’ex tecnico del Cagliari è finita sulla graticola.