L’atteso parere dell’ex ministro della Sanità, Renato Balduzzi sulla procedura stadio-clinica è arrivato e non è positivo. Tutt’altro. Secondo Balduzzi c’è “l’Impossibilità giuridica di procedere secondo il percorso proposto dal proponente privato e recepito dal Comune di Terni, facendo eventualmente salva, nei termini sopra indicati, la sola autorizzazione alla realizzazione della struttura sanitaria". Ad anticipare il documento è www.sporterni.it. Il parere, va ricordato è stato richiesto dalla Direzione Salute e Welfare delle Regione Umbria in merito alla procedura adottata dalla Ternana Calcio legata al progetto di riqualificazione dello stadio “Libero Liberati” di Terni con collegata la realizzazione di una clinica privata da 200 posti, convenzionata al 50% dal Servizio Sanitario Regionale.
Parere che arriva all’inizio della settimana che prevede, giovedì la seconda riunione della conferenza dei servizi decisoria in Regione.
Balduzzi scrive nel documento che “L'unico provvedimento autorizzatorio suscettibile di essere assorbito nel provvedimento conclusivo della Conferenza dei servizi decisoria può essere rappresentato dall'autorizzazione alla realizzazione della struttura. Ogni ulteriore passo verso l'ottenimento dell'accordo contrattuale – che il progetto definitivo qualifica come convenzionamento – 'esorbita' dalla sfera di potere attribuita alla competenza della Regione di fronte alla situazione di fatto e di diritto rappresentata nel progetto definitivo, che prevede la costruzione ex novo della clinica-casa di cura".
Come riporta Sporterni l’ex ministro lascia la porta socchiusa per “una possibile pista per futuri approfondimenti".
Di fatto, secondo l’ex ministro, la Regione deve interessarsi soltanto della clinica con un percorso già definito per step: realizzazione, accreditamento etc. salvo concordare con il proponente, la Ternana, i contenuti specialistici della struttura sanitaria che dovrebbe essere compartecipata dall’Ente per un 51%, il resto dal privato.
Va detto però che il parere dell’ex ministro Balduzzi non è vincolante, tutt’altro. Nella convocazione arrivata con largo anticipo sulla scrivania dei partecipanti alla conferenza dei servizi decisoria di giovedì c’è scritto che i pareri sono stati tutti consegnati e valutati. Dunque non si fa alcun riferimento a quello di Balduzzi. C’è poi un altro aspetto. Da termini di legge i 180 giorni per esprimere il parere definitivo scadranno il prossimo 7 novembre. Il rinvio è previsto solo per cause di “forza maggiore”: quali siano è tutto da capire. Non va dimenticato peraltro che, la Regione Umbria, ancor prima di ricevere il suggerimento dell’ex Ministro ha annunciato che avvierà a breve una ricognizione in tema di strutture private e convenzionamenti. Infine ultimo aspetto della vicenda. Se Balduzzi punta il dito sulla procedura seguita va ricordato che alla conferenza dei servizi decisoria si è arrivati dopo che il consiglio comunale ha sancito che il progetto stadio-clinica è un’opera d’interesse pubblico e che la conferenza dei servizi comunale ha espresso sulla stessa un parere positivo.
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