Ternana, 5 minuti per dare una svolta decisiva al campionato

Ai giocatori rossoverdi sono bastati soltanto 600 secondi per mettere l’ipoteca sulla vittoria del girone C della Serie C

Ternana, 5 minuti per dare una svolta decisiva al campionato

Ai Pooh “basta solo un minuto”, ai Negramaro “solo 3 minuti” mentre al Manchester United ne sono serviti appena 2 per vincere una Champions League contro il Bayern Monaco. La Ternana si è accontentata, si fa per dire, di 10 minuti per dare la sterzata, probabilmente, decisiva al campionato.

600 secondi tanti quanti ne sono passati dal colpo di testa di Ivan Kontek per il momentaneo 1-1 al diagonale in scivolata di Defendi con il quale le Fere hanno battuto e spazzato via ogni minima fiamma di speranza nel Bari di poter lottare ancora per la prima posizione.

In 5 minuti è cambiata due volte la stagione della Ternana.

Fino al 36’ del secondo tempo la squadra di Cristiano Lucarelli era sotto di 1-0, ad un passo dalla prima sconfitta stagionale al Libero Liberati ma soprattutto con il vantaggio sull’Avellino ridotto a sole 4 lunghezze. Perché l’Avellino stava vincendo sul Monopoli. Vantaggio minimo. 

60 secondi più tardi la storia del campionato inizia a cambiare. Dopo la zuccata di Kontek, 19esimo marcatore diverso in stagione per le Fere, il margine sugli irpini era salito a +5.  

Ma era solo l’inizio perché due minuti di orologio dopo il gol di Kontek, a Monopoli pareggia Zambataro. E così l’Avellino torna a meno sette con una partita che fin dall’inizio conduceva e con la grande amarezza di aver perso l’occasione di recuperare punti alla Ternana proprio nel recupero. 

Ma al minuto 51’ la partita a Terni svolta ancora e con essa anche la stagiona. Defendi insacca il gol vittoria contro la sua ex squadra. Non esulta ma sa perfettamente con quel gol i rossoverdi hanno ipotecato la vittoria del campionato perché con il pareggio a Monopoli dell’Avellino la squadra di Piero Braglia è tornata a -9 mentre il Bari è sprofondato a -14.

La Ternana avrebbe potuto accontentarsi doppiamente: del pari con il Bari e per il fatto che anche l’Avellino stava pareggiando. E invece no.