Ternana, Bandecchi: “Al Liberati costruirò una curva dietro la porta”
Il presidente a UmbriaTv: “Chiamo Santopadre e gli chiedo se posso comprare il 10% del Curi. Se non avrò il Liberati almeno potrà giocare da voi”
Stefano Bandecchi a ruota libera nell’ultima puntata di Lente in Umbria in onda su UmbriaTv.
La chiamo presidente va bene?
“sono il presidente della Ternana, dell’Università Unicusano e altre 17 aziende collegate”.
Chi glielo ha fatto fare?
“Me l’ha fatto fare l’idea del bene pubblico. Il fatto che sono italiano come tutti gli altri. Me lo ha fatto fare il fatto che oggi sono anche ternano. Che ho sempre servito la nazionale nel modo giusto. Ho fatto il militare, faccio l’imprenditore, pago le tasse con regolarità, credo di essere tra i primi contribuenti. Fino ad oggi ci hanno preso in giro dicendoci che hanno fatto politica. Non credo che sia così”.
Cammina a testa alta…
“Mi sono ritrovato nella camminata a testa alta che avete mostrato nel filmato. E’ stato il tema della mia vita. Ricordo che sorridevo perché pensavo che qualunque cosa avessi fatto sarebbe stata sbagliata. A Santopadre dissi di spostare le panchine vicino all’uscita”.
Bandecchi, ha capito che l’abito vestito da Terni gli sta un po’ stretto?
“Terni diventa un laboratorio politico per Alternativa Popolare. Nella vita le parole sono belle, poi guardo gli ultimi 30 anni dell’Italia e vedo che siamo soltanto scesi da qualunque classifica. A me fa piacere che dopo la mia canditura sembra che si siano svegliati in tanti. Se è vero che finalmente rifaranno una revisione dei posti letto, per me è l’ennesima presa in giro della politica. La politica umbra mi sembra parecchia confusa, come quella italiana. Il comune di Terni è dello stesso colore e ha la stessa giunta della Regione. In 23 mesi non si sono mai parlati? Non si sono mai messi d’accordo? Il Sindaco di Terni ha dato un’importanza enorme al progetto stadio-clinica, l’ha considerato di utilità pubblica. E la Regione non gli ha detto niente? Vuol dire che la politica che oggi risiede in Umbria è dei peggiori. Persone che non sanno dare un senso alla parola politica”.
Mal di pancia in area Lega e centrodestra rispetto al suo ingresso in politica e il silenzio del centrosinistra…
“Penso solo di essere un uomo diverso da loro. Io sono che negli ultimi 62 anni ho sempre lavorato da quando ho smesso di studiare. Ho realizzato le mie aziende. Oggi mi ha cercato l’allenatore della Ternana perché è stato cercato da degli emissari di un fondo inglese per tentare di acquistare la mia Università per 2milioni di euro e io gli ho detto che ho da fare. Mentre i politici dell’Umbria stavano parlando, io ho parlato un mio gruppo di professori in Egitto a parlare di idrogeno. Il nostro progetto è il più interessante che è venuto fuori alla Cop 27. Lasci perdere il PNRR perché li stanno usando troppo male e avremo l’ennesima delusione. A mio avviso c’è qualcosa che non va. Ad oggi faccio l’imprenditore, credo di essere utile alla città di Terni come imprenditore. Quando, semmai farò l’imprenditore, avrò idee per la città di Terni. Per me l’assessorato più importante per il comune di Terni sarà quello economico-industriale. La disoccupazione a Terni è troppo alta. Con Terni col Cuore do 900 pasti ogni mese. Se a Terni ci sono 105.000 abitanti e circa mille non hanno da mangiare ma quelle mille persone sono l’1% quasi della popolazione ternana. È una quota importante. Se vogliamo considerare un altro 3-4% che non riesce a portare la pagnotta a casa il dato è importante. Oggi la politica parla di federalismo. Pensate che all’Umbria servirà?. Il centrosinistra? Per me va diviso in un centrosinistra che è centrosinistra e una sinistra che è sinistra. A Terni esiste una sinistra che non ha ancora capito in che mondo siamo. Poi esiste un’altra parte che per me è troppo di destra. Cosa penso dei politici a Terni? Sono persone simpatici. Latini è una buona persona. Fino ad ora non hanno saputo fare il loro mestiere”.
Come si vende Terni?
“Terni ha un marchio mondiale che è San Valentino. Ci sono due rose nel mondo: una è cinese e una è di Barcellona. Ci sono delle cose che bisogna saper fare e aver voglia di fare. Terni ha dei debiti inauditi. Li ha fatti la sinistra. Il centrodestra sta provando a pagarli. Tra quanti anni Terni potrà tornare libera? Non conosco queste cifre esattamente. Terni è abbastanza legata da certi vincoli. Qualcuno ha sbagliato. Se i debiti non finisco qualcuno sta sbagliando. Bene dobbiamo fare dei debiti strutturali allora. I Comuni si muovono come società. Quando senti le chiacchiere dei politici che mi dicono come si sopravvivere non mi sta bene. Ho 1.500 dipendenti. Adesso ho intenzione di acquisire una gran fetta di Ternipan che avrà la prelazione su Interpan. Io faccio impresa. Come mai è stata fatta fallire? Gli imprenditori hanno sbagliato”.
Al momento il maggior investitore per la città di Terni è lei…
“Io quello che volevo fare l’ho fatto. Vedi il Palazzetto. Sto già lavorando. Credo non ci sarà una settimana libera. Sto contattando le squadre di basket e volley locale, per farli giocare in una struttura giovane e moderna. Questo poteva essere fatto anche dall’assessore comunale. Pensate a questa grande assurdità. Il ritardo di questa ricognizione ad oggi ha impedito ai ternani di avere la costruzione dello stadio a Terni. Io sto pensando, sensibilizzato dal Centro Coordinamento Club di costruire una curva dietro la porta. Spenderò un paio di milioni per una curva che verrà smontata. Se non parlano tra leghisti con chi parlano. Io mi capisco con i comunisti, con i fascisti, con i liberali, con tutti”.
C’è un vecchio progetto dell’ingegner Corradi che prevedeva la costruzione di uno stadio all’interno dell’attuale “Liberati”. Lei ha raccolto questa sollecitazione che le è arrivato da una parte dei tifosi…
“Sempre che ce lo facciano fare. Lo stadio è del Comune. La Ternana non salirà quest’anno. Mette che tutti si ritirassero e la Ternana salisse. Ci vorrebbero 4 milioni di euro per mettere a posto lo stadio. Li dovrò mettere io. A Santopadre chiedo se mi vende il 10% dello stadio di Perugia così nel caso un domani verremmo a giocare a Perugia. Santopadre accoglierà, da persona intelligente, la proposta. Quando non avrò lo stadio verrò a giocare da voi”.
Presidente cosa ne pensa delle voci dalla piazza?
“Pensavo peggio. Mi ha stupito molto che sono più le persone di sinistra che hanno parlato di me. Sono colpito di questa cosa. A prescindere da questa cosa, a prescindere che sono andato più d’accordo con le persone di sinistra. Io sono un liberale puro non di estrema destra. Tutto per me gira intorno al lavoro. Quando vedo un uomo che non ha lavoro gli domando se ha bisogno di una mano per trovare un posto di lavoro. Per me l’articolo uno della costituzione è fondamentale. Ho visto tanta fuffa negli anni. Mi piace che le persone di sinistra aprano la porta per ascoltarmi. Quelli di centrodestra lo faranno. Al centro sta la verità. Dobbiamo lavorare, mangiare, poter sopravvivere bene e curare”.
Tutto ruota intorno al progetto stadio-clinica?
“Il progetto stadio-clinica è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Dopo 23 mesi abbiamo perso tempo. La decisione dovrà arrivare prima delle elezioni sennò poi per conflitto d’interesse non potrò andare avanti qualora potessi andare avanti. A me non va bene che la Giunta regionale continua a prendere in giro Terni. Per me la Giunta comunale do mo’ che doveva essersi ribellata. Hanno paura che qualcuno li mandi a casa?”
A sentire i commenti dei politici possiamo dire che “vorrei ma non posso”?
“Anche a livello nazionale abbiamo una politica che ci dice: vorremmo ma non possiamo. Se non siamo nulla diventiamo francesi. Mandiamo a casa tutta la nostra politica e facciamoci guidare da un altro”.
La città di Terni, spesso nel corso degli anni, vive in questo derby con Perugia quasi in condizioni di costante complesso d’inferiorità. Questo è un male per Terni, l’Umbria e forse anche per Perugia. Se la sente di farci una promessa? Nei modi si è dimostrato di essere nuovo. Poi decideranno gli elettori. Se la sente di prometterci che non cavalcherà questa cosa della sindrome d’inferiorità?
“Io sono ternano d’adozione e ringrazio il Sindaco Latini e tutta la Giunta per essere diventato cittadino onorario. Questa battaglia tra Terni e Perugia mi ha fatto ridere. Se è una cosa per giocare ok se è una cosa seria mi viene da ridere. Io vengo accusato di sentirmi un po' stocazzo, per dirlo in livornese. Quando vado a prendere la Rolls Royce, la Ferrari o l’elicottero sono da solo. Da tifoso mi fa piacere che il Perugia sia ultimo in classifica. Da imprenditore e umbro sarei felice che si strasalvi. Così come sarei felice di fare i playoff con loro. Per me la Ternana è più forte del Perugia. Vi svelo un segreto tra me e Santopadre. Quando il Perugia ha perso l’ennesima partita, io mi sono attaccato al telefono ed ho chiamato Santopadre chiedendogli se potevo essergli utile. Due giorni dopo ho ricevuto un messaggio da Santopadre per ringraziarmi. Per me è l’Umbria che deve diventare forte. Anche a livello politico ho detto: intanto iniziamo da Terni poi mandiamo a casa chi non ha saputo fare bene le cose anche in Regione”.
Cosa risponderebbe se dovesse ricevere una telefonata da una persona che volesse apparentarsi alla sua lista civica?
“La mia non è una lista civica ma un partito che esiste da anni. Se dovesse squillare il telefono parleremo. Mi ha chiamato qualcuno che sta più al centrosinistra che al centrodestra”.
Serie A o Palazzo Spada, cosa sceglie?
“La riposta è chiarissima. Scelgo il calcio. Il popolo italiano è più intelligente di quello che sembra. A Terni non decideranno in base al fatto se la Ternana andrà bene o male. A Monza il candidato del centrodestra ha perso. A prescindere da quello che succederà in campo dove tifiamo tutti, politicamente la gente quando entra nell’urna sa scegliere qualcosa di diverso”.
Se lei diventasse sindaco di Terni problemi con il conflitto d'interessi?
"Al momento non c'è questo rischio. Non presenterò mai un progetto dove Bandecchi potrebbe costruire uno stadio o una clinica. Il piccolo magheggio non serve a nulla, mi rifiuto di pensare a parenti alla guida di una società di calcio".