Ternana-Carpi 0-1, D’Alessandro: “Scossa non arrivata? Il risultato dice questo”

Stefano D'Alessandro presidente della Ternana Calcio - Foto TernanaNews
“Scossa non arrivata? Il risultato dice questo. C’è poco da dire. Ho visto una squadra che ce l’ha messa tutta. Sapevamo che in questo momento l’importante era provarci fino all’ultimo. E’ andata così. C’è tanto da recriminare. Al momento è questo”: così Stefano D’Alessandro presidente della società rossoverde al termine di Ternana-Carpi 0-1.
Parla dell’espulsione?
“Abbiamo altre tre partite e poi i playoff. Avete visto. Un pò bah”.
E’ difficile far preparare la piazza che i playoff sono una chance?
“Credo che non sia difficile. Se seguo la narrazione che è stata fatta fino adesso anche leggendo i giornali in questi due o tre giorni siamo la squadra che stava facendo al di sopra delle proprie possibilità. Ora sono due le cose: o siamo andati al di sopra delle nostre possibilità, oppure se mi chiedete che adesso è difficile vuol dire che bisogna preparare la gente e che la squadra poteva fare di più. Sapevamo che ci sarebbe servito un miracolo. Oggi pronti via a Campobasso 0-2. Prima ho avuto un confronto con un gruppo di tifosi. Mi è stata fatta una domanda, la risposta che ho dato è che tutti se la vogliono giocare. Oggi sembrava il secondo tempo della partita di domenica a livello ambientale. Mettiamoci un punto, tutti. Per me il bicchiere è sempre mezzo pieno. Oggi si fa fatica però. Allora è mezzo pieno perché ci sono i playoff”.
Il ricorso al Tar diventa una scelta politica più che legata alla classifica…
Non perdo verve. Secondo me se si prende una linea di principio va portata avanti e non solo a convenienza. A questo punto la convenienza la faceva da padrona. Oggi no. Vale però quanto ho detto l’altro giorno. Stiamo scontando qualcosa riferito all’anno scorso e chiuso. Io ho pagato prima che arrivasse il riferimento. Proprietà diversa, arrivata, pagato. Compro il 25, il 26 all’ora di pranzo ho saldato. E’ una battaglia che porterò avanti anche se dovessi arrivare al Consiglio di Stato.
C’è poi questione Lucchese…
Siamo arrivati ad un punto. Quello che è successo in questi due gironi B e C. Che c’è qualcosa che non va è chiaro. E’ arrivato il momento in cui tutti devono cambiare. I campionato devono finire sennò è un gioco al massacro. Ci sono società che potrebbero scendere tra i dilettanti. Spero di stare più su dove non mi tocca ma spero che per l’inizio dei campionati venga fatta una rivoluzione adeguata al momento.
Con il cambio di tecnico ci si aspetta la scossa, forse non si è vista oggi…
Parzialmente d’accordo. La scintilla che fa vibrare lo stadio non si è vista sennò staremmo a raccontare un altro film. Tutti ci aspettavamo qualcosa di più. Il primo tempo è andato abbastanza bene. Il portiere loro ha fatto un paio di salvataggi. Adesso però c’è il tempo per capire se bastava questo per accendere la scintilla oppure c’è altro. Adesso c’è una settimana piena del mister per analizzare tutto anche la condizione atletica legata pure al primo caldo. Il lato positivo di tutto questo è che ci mette nella condizione di arrivare meglio ai playoff.
Questo giocattolo che funzionava tanto bene dove e quando si è rotto?
Il giocattolo non si rompe, nel tempo si è logorato. In questa stagione ci sono stati molti momenti in cui il giocattolo si è inceppato ed è ripartito. Non si è rotto a Lucca o oggi. Nemmeno nel derby. Derby, Lucca e Carpi se vogliamo prendere le ultime tre sono quelle che ci hanno staccato dalla rincorsa. Se vediamo le ultime prestazioni erano calate di peso.
Bisogna ritrovare la condizione fisica…
I tifosi sono più pronti di noi perché hanno sempre l’ottimismo: domenica c’è un’altra partita. Al netto di noi all’interno che l’obiettivo ce l’abbiamo bello stampato in mente, noi sappiamo quello che vogliamo. I ragazzi sono delusi ed amareggiati. E’ normale. La prima cosa che mi hanno detto è stata: “ci stiamo”. Il messaggio è arrivato forte e chiaro. Quello che chiedo adesso alla piazza e può sembrare fuori da ogni logica. Mettiamoci un punto. Martedì riprendono gli allenamenti. Sarebbe per me un bel messaggio un bel messaggio di unità vedere un pò di tifosi ad incoraggiare la squadra. Questo è il momento in cui ci dobbiamo stringere intorno ai ragazzi. E’ chiaro che i tifosi sono amareggiati. E’ giusto. Io sono tifoso eh. So cosa significa essere amareggiato. L’amarezza si deve trasformare in amore verso la maglia. Quello che posso dire e lo faccio perché ne sono convinto è che fino all’ultimo minuto dell’ultima partita dei playoff è che quella maglietta si consumerà per quanto sudore verrà fuori.
Manca il direttore sportivo. Ci sono contratti da rinnovare…
Martella non è stato comunicato ma è stato rinnovato. De Boer fa il paio con la situazione di Cicerelli. De Boer sto trattando perché quello che mi è stato presentato è un agency agreement. A me interessa che la Ternana deve andare alla grande. Questo è il mio obiettivo. I contratti li ha fatti chi c’era prima. Quando una società fa una scelta, fidatevi.