Ternana, Ciammaglichella e Passador si presentano: “Grazie per la chance, siamo pronti”
Aaron Ciammaglichella e Pietro Passador, due dei quattro nuovi acquisti della Ternana sono stati presentati questa mattina dal presidente Stefano D’Alessandro.
E’ Stefano D’Alessandro, Presidente della Ternana a fare gli onori di casa
“Prima di tutto, voglio mandare un saluto al direttore, che come sapete domenica prima della partita ha avuto un problema di salute. Per fortuna le notizie sono positive, anche se sono state 48 ore difficili. Un caloroso augurio di pronta guarigione.
Oggi siamo qui per presentare due nuovi innesti della nostra campagna acquisti, ragazzi giovani ma con esperienza alle spalle. Ciammaglichella? Il nome sulla maglia sarà una sfida da pronunciare (ride), ma speriamo di impararlo presto, magari dopo il primo gol. È stato un colpo importante, cercato anche da squadre di Serie A. Siamo riusciti a portarlo qui grazie ai rapporti che stiamo costruendo con le società più importanti d’Italia. Non era un giocatore in uscita, ma oggi è un nuovo membro della Ternana.
Passador invece arriva da un’operazione che abbiamo chiuso con la Pro Vercelli. Sono operazioni che guardano al futuro, e vedremo da qui a fine stagione come si evolveranno le cose. Ora lascio la parola ai ragazzi.”
Aaron Ciammaglichella:
“Sono molto felice di essere qui. Già in estate la Ternana aveva provato a prendermi, ma il Torino ha deciso di trattenermi. Poi le cose sono cambiate e, appena si è presentata l’opportunità, ho scelto Terni perché voglio mettermi in gioco. Questa è una piazza calorosa e mi è sembrata la scelta giusta per la mia crescita. Ringrazio il presidente e la società per aver finalizzato l’operazione.”
Pietro Passador:
“Anche io ringrazio il presidente e la società per la fiducia. Il mio obiettivo è migliorarmi giorno dopo giorno, mettendomi a disposizione del mister. Sono pronto a dare tutto con impegno e dedizione. E chissà, magari riusciremo a toglierci belle soddisfazioni.”
Aaron, puoi descrivere le tue caratteristiche tecniche?
“Sono un centrocampista a cui piace inserirsi negli spazi e attaccare l’area. La mia caratteristica principale è proprio l’inserimento, ma mi piace anche aiutare in fase difensiva. Sono un giocatore dinamico, mi piace correre e dare un contributo in entrambe le fasi di gioco.”
Hai anche un discreto senso del gol per essere un centrocampista…
“Sì, mi piace essere sempre a ridosso dell’area e cercare la conclusione. Segnare è una parte importante del mio gioco.”
Un anno da titolare in Serie D è sicuramente formativo per un portiere. Quanto ti ha aiutato questa esperienza e quanto invece ti ha dato il settore giovanile del Torino?
“Giocare con continuità è fondamentale per un portiere. L’esperienza in Serie D mi ha aiutato molto, soprattutto per sicurezza e gestione della gara. Il settore giovanile del Torino, invece, mi ha dato tanto dal punto di vista tecnico e mentale. Inoltre, conoscevo già Aaron, abbiamo giocato insieme un anno e ci siamo divertiti molto. Peccato per lo Scudetto sfumato, ma è stato un grande percorso.”
Com’è nata la vostra passione per il calcio? E chi sono i vostri idoli?
Ciammaglichella:
“La mia passione per il calcio è nata da piccolo, è stato amore a prima vista. Devo anche ringraziare mio padre, che ha giocato e mi ha trasmesso questa passione. I miei idoli? Non ho un unico riferimento, ma ne ho due: Javier Zanetti e Zlatan Ibrahimović. Zanetti è un esempio di professionalità, voglio diventare un giocatore che lascia un segno come ha fatto lui. Ibrahimović, invece, lo ammiro per la sua sicurezza e la personalità. Da piccolo ero più timido, ma sto cercando di migliorarmi anche sotto questo aspetto.”
Passador:
“La passione per il calcio mi è stata trasmessa da mio fratello, che ha giocato a livello dilettantistico. All’inizio, però, non ero molto convinto, non volevo nemmeno andare al campo e spesso piangevo. Ho iniziato come difensore, ma a 11 anni è capitato che il portiere della mia squadra fosse indisponibile. Io ero il più alto e ho deciso di provare in porta. Feci una bella partita e da lì ho capito che il mio ruolo era quello di portiere. Da allora non ho più cambiato. I miei idoli? Sicuramente Samir Handanović e Thibaut Courtois.”
Hai detto di essere qui per migliorarti. Sai che a Terni c’è una grande tradizione di portieri? Penso ad Alberto Grigioni, che da oltre vent’anni è preparatore dei portieri della Lazio. Ne hai sentito parlare? E quali aspetti del tuo gioco pensi di dover migliorare?:
“Sì, il preparatore dei portieri mi ha già contattato nei giorni scorsi e mi ha parlato molto bene di Grigioni. So che ha avuto una carriera importante e mi sembra anche una persona straordinaria. Non vedo l’ora di scendere in campo e lavorare con lui. Per quanto riguarda i miei punti di miglioramento, credo di dover affinare un po’ la tecnica podalica e la gestione del pallone con i piedi. Sto già lavorando su questi aspetti, ma sono sicuro che con l’allenamento quotidiano potrò migliorare ancora di più.”
Aaron, parliamo della tua esperienza con il Torino e della Nazionale. Sei un centrocampista con una buona capacità realizzativa. Quanto ha contato per te vestire la maglia azzurra e che emozioni hai vissuto?
“Giocare in Nazionale è un grande orgoglio. Rappresentare il proprio Paese è qualcosa di impagabile. Da bambino sognavo di poter indossare quella maglia e quando è successo è stato incredibile. Inoltre, mi ha dato la possibilità di viaggiare molto, scoprire nuove culture e confrontarmi con ragazzi di altri Paesi che condividono la mia stessa passione e le mie stesse ambizioni. Sono esperienze che mi hanno fatto crescere sia dentro che fuori dal campo. Se non sbaglio, a marzo ci dovrebbero essere delle amichevoli contro la Turchia, ma vedremo se verranno confermate.”
Passador ha parlato del Torino. Ora tocca a te, Aaron. Puoi raccontarci qualcosa su di lui?
“Ho trovato in Pietro una bellissima persona. Ci siamo trovati bene sia in campo che fuori. Essendo di Torino, l’ho aiutato a orientarsi in città e ci siamo frequentati anche al di fuori del calcio. È un bravissimo ragazzo, molto professionale e con tanta voglia di lavorare. Sono sicuro che questi mesi a Terni saranno un’esperienza bellissima e ci divertiremo.”