Ternana, Cristiano Lucarelli: “C’è grande voglia di riscatto” – VIDEO

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Ternana, Cristiano Lucarelli: “C’è grande voglia di riscatto” – VIDEO

Prima conferenza stampa di Cristiano Lucarelli dopo 7 giorni di ritiro. In fondo il box con la diretta video Facebook di Ternana Time.

"Ho trovato una grande cultura del lavoro da parte dei ragazzi ed era quello che mi aveva preannunciato il direttore sportivo Luca Leone. Devo fare i complimenti a chi mi ha preceduto perché ho dovuto fare pochissimo lavoro. Sono contento per la qualità e la quantità di lavoro che stiamo facendo. C'è tanta voglia di riscattarsi da parte dei ragazzi dopo una stagione che non è andata come tutti si aspettavano. L'importante è non avere mai la pancia piena".

Ha avuto modo di parlare con i tifosi in questa settimana?

"L'unico contatto ravvicinato che ho avuto è stato con i tifosi di Radio Noce. L'impatto è stato molto positivo. Negli anni ho sempre seguito indirettamente l'andamento della Ternana per una serie di motivi: amicizia con la tifoseria di Livorno, perché c'è Bandecchi presidente, perché ci hanno giocato miei ex calciatori e per altri aspetti. Due anni fa mi è capitato di venire a vedere un Ternana-Pordenone prima di subentrare. E' un club che crea interesse. All'esterno si sa che c'è una società importante, che paga e di questi tempi in C non è all'ordine del giorno. E' una realtà che attira l'attenzione di tutti i professionisti. Sento il mio ambientamento facilitato per via di questa conoscenza indiretta. Per ora molti contatti sui social, strumento per il quale sono negato. Anzi mi scuso se tardo nelle risposte perché non mi ci ritrovo. Non sono attivo come il presidente però".

Iniziano a circolare i primi nomi di mercato: Falletti e Biondi. E' quello il tipo di giocatore che cercate?

"La base di partenza è il 4-2-3-1 poi in qualche partita ci può essere il trequartista o il doppio attaccante. Fermo restando che non sono un integralista e quindi se mi dovessi accorgere che c'è da correggere qualcosa lo farò. A me interessa vincere non il modulo che si utilizza per arrivarci. Hai fatto due nomi importanti. Nel Catania ci sono giocatori importanti ma preferire sempre guardare altrove anche per rispetto della piazza. Biondi ha mercato. Falletti averlo in quel sistema di gioco potrebbe esaltare lui ed esaltare i compagni di squadra. A me capita di incontrare ex compagni che mi dicono che quando vedevano me e Protti nello spogliatoio si sentiva più sicuri e forti. Questo è l'effetto che potrebbe fare Falletti. Ma ci sono anche altri profili".

Quante operazioni in entrata pensate di fare?

"Dipenderà molto da quelle che saranno le usciti. In primis dobbiamo arrivare a 22. Poi si potrà fare esce uno ed entra un altro. Alla Ternana si sta bene e quindi si fa fatica a lasciarla".

Ha detto che avrebbe usato questi primi giorni per parlare con i giocatori…

"Ho parlato con quattro o cinque giocatori, soprattutto del reparto offensivo. Voglio una squadra che quando attacca lo fa di gruppo così come quando c'è da difendersi bisogna farlo tutti e con il sangue dagli occhi. Il calcio camminato non mi piace. Poi ci sono delle eccezioni. A Vantaggiato non posso chiedere di fare il terzino ma anche lui deve correre e rincorrere. Se troviamo equilibrio tra le due fasi possiamo diventare protagonisti nel campionati. Per vincerlo poi ci sono delle variabili: arbitri, infortuni e buona sorte. Dovremo gestire 9 turni infrasettimanali e avremo bisogno di creare il doppio ruolo competitivo".

Si è già fatto un'idea guardando il gruppo di quanti e quali potranno far parte della Ternana di quest'anno?

"Certo. Do molta importanza al colloqui d'inizio stagione, quello che si fa di persona. Oggi sappiamo chi ha caratteristiche giuste per questo modulo e chi no. Noi vogliamo cercare di ottimizzare al massimo quelle che sono le situazioni. Oggi diventa difficile ipotizzare la formazione base per quelli che siamo oggi e perché vorremmo avere il doppio ruolo coperto sempre. Oggi sarebbe incoerente da parte mia dividere la rosa in titolari e alternative. Se creo subito la spaccatura l'allenamento è meno qualitativo. Devo dare l'opportunità a tutti di credere di poter diventare titolari. Se tutti aspirano ad una maglia da titolare, anche con qualche randellata, la qualità dell'allenamento migliora".

Mammarella ha detto: "Lucarelli ci porterà quel carattere che a questa squadra mancava". In questa settimana sotto questo aspetto ha notato un punto di debolezza della squadra…

"Quando parli di difetti, sembra sempre di tirare in ballo il vecchio allenatore. Quello che notavo è che la squadra aveva una gamba diversa da quello che richiede la categoria. Qui serve una squadra che corra per 95 minuti. Questa è una categoria maledetta, soprattutto il girone C, dove l'intensità è alta, i campi sono brutti e le pizza sono importante. Secondo me per costituzione fisica dei giocatori la palla girava lenta e la manovra non era fluida. Gli innesti che andremo a fare sono giocatori che hanno strappi importanti. Serve tecnica e correre forte. Cercheremo profili con queste caratteristiche".

Esiste una trattativa per portare Falletti alla Ternana?

"La società ci sta provando".

Centrocampo a due che caratteristiche devono avere i mediani?

"Di solito uno è strutturato fisicamente ed ha piede, l'altro ha strappo e mercatura. Abbiamo Salzano e Paghera con queste caratteristiche. Ci muoveremo su questo fronte".

Tra i giocatori con cui ha parlato c'è Diakité? E' presto per chiederle se ci sono i margini perché resti in rossoverde?

"E' presto perché ancora non ho allenato la squadra tutta insieme. Domani dovremo fare una partitella tra di noi e potrebbe essere il momento giusto per avere le prime indicazioni. Questo per quanto riguarda l'aspetto tecnico. Per quanto riguarda l'aspetto umano non ho nulla da eccepire. Sta dimostrando di avere grande voglia di restare alla Ternana. Ma la Ternana, intesa come società, deve fare di tutto per pensare al proprio bene. Tutte le scelte verranno fatte in buona fede e mettendo la Ternana al primo posto. Questo è un anno importante per tutti. Questo discorso vale per tutti, anche per chi si sente sicuro. Tutti dobbiamo uscire dalla zona di comfort. Da oggi nessuno si può più gestire anche negli allenamenti".

Su Palumbo sarà fatto un altro tentativo?

"Dal punto di vista tecnico non si discute. Su questo argomento entrano in ballo numeri importanti. Chi non vorrebbe avere Palumbo in rosa? Tra l'altro è uno che nel 4-2-3-1 potrebbe fare anche il trequartista e abbassarsi in fase di non possesso, concedendoci soluzioni tattiche interessanti. Ma costa".

Questione portieri…

"Tozzo è andato al Mantova. E' stato uno dei primi con cui ho parlato. Correttamente mi aveva chiesto come stavano le cose e molto sinceramente gli ho detto che in questo momento il titolare è Iannarili. Mi ha detto che aveva bisogno di giocare e che non poteva fare il dodicesimo. Mi ha detto che aveva una situazione importante, mi è sembrato un motivo valido per dirgli di andare. Egoisticamente gli ho detto che lo avrei tenuto perché è un portiere forte. Ma lui aveva bisogno di una certezza che io oggi non posso dare a nessuno. Oggi Iannarilli è il titolare, l'anno scorso mi ha parato tutto e avrei sempre voluto allenarlo".

Qual'è la sua idea di marcatura sui calci d'angolo contro?

"A zona perché a mio avviso è migliore della marcatura a uomo che spesso porta anche alla concessione di molti rigori".

Degli attaccanti oggi in rosa chi può soddisfarla dal punto di vista tecnico?

"Mazzone una volta mi disse "A capità ci sono due tipi di calciatori: quello dalla punta del naso in giù e quello dalla punta del naso in sù. Se un giorno sarai allenatore prendi sempre il secondo gruppo". A parte le battute il mio sogno sarebbe quello di cambiare in corso d'opera sempre i due esterni. Questo vorrebbe dire che hanno fatto un grande lavoro nelle due fase e aiutato la squadra ad essere corta, aggressiva e pericolosa".

Lei è certo che la Ternana sarà nel girone C?

"Non ho elementi che mi facciano pensare il contrario. I segnali che arrivano non lasciano sperare. A me però non crea problemi".

Come ha trovato il campo del Liberati?

"Ho sempre detto che ci sono tre campi in cui era uno spettacolo giocare: Bologna, Firenze e Terni. 35 anni fa con la mia famiglia venimmo a fare un giro alle Cascate delle Marmore. Passammo davanti allo stadio e c'era la partita. Ad agosto i campi non sono mai perfetti. A passarci sopra però mi è sembrato in ottime condizioni".

Vi state allenando solo sul sintetico?

"No stiamo alternando tra antistadio e Liberati. Il rimbalzo della palla e gli appoggi sono diversi tra i due fondi".