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Ternana e le avversarie: Zona playoff

Qui arrivano le dolenti note. Soltanto 5 punti, frutto di 5 pareggi, finora. Con ancora 3 partite da giocare (Frosinone, Benevento e Ascoli). 8 sconfitte di cui 7 in casa. Di fatto (sempre finora) la Ternana contro queste squadre è andata meglio in trasferta che al Liberati dove non ha raccolto neanche un punto. I 5 punti raccolti alle volte hanno avuto anche una componente episodica favorevole (vedi l’ultimo gol a Monza, il rigore sbagliato da Torregrossa a Pisa o l’espulsione di Gatti a Frosinone). In altri casi la prestazione è stata più che buona ma gli episodi non hanno certo favorito le Fere (le occasioni non sfruttate contro Brescia e Cremonese per esempio, alcuni episodi VAR non troppo favorevoli ai rossoverdi…). Fatto sta che contro queste squadre la Ternana non è mai riuscita ad avere l’acuto. 0,38 la media punti, meno di 1 (0,8 per la precisione) la meda gol fatti, addirittura 2,07 quella dei gol subiti. E qui il discorso è completamente diverso da quello fatto per la zona bassa della classifica. Il contrario praticamente: la Ternana segna meno (1,36 avrebbe dovuto fare) rispetto a quanto produce, e subisce allo stesso modo molto di più (1,68 contro i 2,07 di prima). Nonostante sia precisa nel calcio (quasi il 40% dei tiri finisce in porta e il numero totale dei tiri è assolutamente in media con la stagione). Nonostante i passaggi siano più precisi, nonostante la Ternana provi a fare la partita (51% possesso palla) nonostante si perdano meno palloni. E come se la Ternana al cospetto di chi potenzialmente è più forte si sentisse in difficoltà. I giocatori non riuscendo a fare la differenza come magari in altre partite diventano meno precisi (magari costretti anche a recuperare e quindi in affanno dal risultato).

E’ qui che la Ternana, sogno o meno, dovrà lavorare in quest’ultimo mese di stagione regolare. Piazzare un colpo, forse anche per togliersi un pensiero. Per rompere un tabù. E per essere ancora più sicura la prossima stagione.