Ternana e Perugia storie diverse. Quelle passate soprattutto. Fatte di gloria ma anche di delusioni cocenti. Quelle recenti invece sembrano sovrapporsi in un epilogo inatteso fino a poche settimane fa. Nelle ultime ore, infatti, i due maggiori club umbri sembrano destinati ad un epilogo identico: la cessione.
In coda, proprio nel giorno del suo insediamento a palazzo Spada, è arrivato Stefano Bandecchi che dice di aver saputo dagli uffici comunali dell’incompatibilità del suo ruolo di Sindaco con la proprietà di Unicusano e di conseguenza della Ternana. Ipotesi gettonata dal momento in cui il presidente rossoverde ha deciso di candidarsi a Sindaco, da lui sempre rifiutata, fino all’altra sera.
Bandecchi deve vendere così afferma, ma la decisione non è poi così forzata perché negli ultimi mesi ha parlato di cessione totale, poi parziale del club, di quote di minoranza da cedere in porzioni del 10% (ipotesi ancora più antica), di azionariato popolare. Scelta dettata proprio da Unicusano dopo l’indagine della Guarda di Finanza e anche dopo aver valutato i conti in rosso di tante stagioni.
Prima di lui, a Perugia, Massimiliano Santopadre a retrocessione avvenuta, ha messo sul tavolo i conti della propria gestione. Tante buone stagioni prima dell’epilogo più triste. Quindi ha aperto un focus sui conti del club, presupposto di una cessione richiesta a gran voce dalla tifoseria.
Se non riuscirà a vendere in fratta Santopadre dovrà farsi carico delle spese per l’iscrizione comprese le fidejussioni di rito da 2 milioni di euro da versare per pagare stipendi e contributi del periodo marzo/aprile/maggio di tesserati e dipendenti.
“Devo fare un aumento di capitale per apportare le risorse economiche necessarie all’adempimento. Il tempo delle chiacchiere è finto, ormai il 20 giugno è prossimo” ha detto il numero uno del Perugia a conclusione del proprio comunicato nel quale ha spiegato che lui il Perugia lo aveva già messo in vendita dal 2017.
Ora Bandecchi e Santopadre dovranno trovare acquirenti credibili e solidi economicamente, soggetti in grado di garantire un futuro certo a due club gloriosi.
Come andrà a finire lo sapremo soltanto vivendo.
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