Ternana e Pescara, un girone dopo è tutta un’altra storia
La squadra di Abate ha perso fino ad ora una sola partita, quella dell’andata contro il Pescara, al Liberati. Ma quella era una Ternana diversa, negli uomini e nel morale
TERNANA-PESCARA, IL TABELLINO
TERNANA (4-4-2) Franchi; Casasola, Loiacono, Capuano, Tito; Carboni (dal 26’ s.t. Patané), Damiani (dal 41’ s.t. Donnarumma), Aloi (dal 26’ s.t. Corradini), Cicerelli (dal 1’ s.t Mattheus ); Rovaglia (dal 12’ s.t. Romeo), Ferrante. (Vitali, Novelli, De Boer, Bogdan, Bonugli, Bellavigna, Biondini). All.: Abate.
PESCARA (4-3-3) Plizzari; Pierozzi (dal 31’ s.t. Staver), Brosco, Pellacani, Crialese; Squizzato (dal 15’ s.t. Lonardi), Tunjov , Dagasso ; Cangiano, Vergani, Bentivegna (dal 27’ s.t. Meazzi ). (Saio, Piga, Giannini, Ferraris, Moruzzi, De Marco, Saccomanni, Mulè, Arena). All.: Baldini
Il tabellino di quella partita giocata in una calda giornata di agosto parla da solo. Basta dargli un’occhiata per rendersi conto di quanto diversa era la Ternana di allora rispetto a quella attuale. Un dato di fatto. Perché in quella fase la squadra rossoverde si trovava ad essere sballottata un po’ da tutte le parti a causa di una crisi societaria che portò prima al passaggio di consegne tra Capozucca e Foresti, quindi addirittura al cambio di proprietà.
Diversa la situazione del Pescara d’inizio campionato. Era già una squadra fatta con un tecnico esperto chiamato a raccogliere l’eredità di Zeman. Un obiettivo dichiarato e ambizioso: tornare in serie B. Anche se pure in riva all’Adriatico c’era stata qualche turbolenza sul fronte societario. Poi rientrata perché il presidente Sebastiani è rimasto regolarmente alla guida di un Pescara che negli anni è diventato una sua creatura.
Come finì quella partita è nel ricordo di ogni tifoso. Vantaggio del Pescara alla fine del primo tempo in virtù di un grossolano errore di Franchi. Pareggio rossoverde a inizio ripresa con Carboni ma replica pressoché immediata degli abruzzesi, bravi a sfruttare ancora un errore difensivo evidente. Pescara già pronto all’uso, Ternana ancora in evidente fase di rodaggio con alcune carenze strutturali piuttosto evidenti a condizionarne il rendimento.
Prima della fine del calcio mercato la Ternana ha incassato rinforzi importanti che le hanno cambiato connotati e ambizioni
Una sconfitta traumatica per una squadra appena retrocessa e in fase di costruzione. Però le successive operazioni di mercato hanno portato ad inserimenti che nel volgere di pochissime giornate hanno cambiato la consistenza della squadra che ha avuto una impennata nel rendimento tanto da trovare una continuità, anche nei risultati, che le hanno consentito di diventare la prima alternativa alla squadra di Baldini nella corsa alla promozione tra i cadetti.
La Ternana non è più incappata in passaggi a vuoto e, nonostante la sconfitta della prima giornata e i due punti di penalizzazione subiti per via della ritardata ottemperanza ad alcune scadenze di legge da parte della gestione Guida, è riuscita proprio nel finale del girone, ad agganciare gli abruzzesi in vetta alla classifica staccando di un paio di punti anche l’Entella che era ed è rimasta una sorta di terzo incomodo in un confronto che sembrava ormai un faccia a faccia tra Ternana e Pescara.
La Ternana arriva alla sfida di domenica profondamente trasformata mentre il Pescara ha trovato la continuità con lo stesso organico.
TERNANA (3-5-2) Vannucchi; Donati, Loiacono, Martella; Casasola, Romeo (dal 27’ s.t. Aloi), Corradini (dal 25’ p.t. Vitali), De Boer, Tito (dal 34’ s.t. Curcio); Cicerelli (dal 27’ s.t. Ferrante), Cianci. (Vitali, Patané, Capuano, Carboni, Bellavigna, Donnarumma) All. Abate.
PESCARA (4-3-3): Plizzari, Staver, Brosco, Mulè, Crialese , Valzania, Squizzato , Dagasso (72′ Meazzi ), Bentivegna (77′ Tunjov ), Tonin (46′ Merola), Ferraris (59′ Cangiano). A disp. Saio, Profeta, Moruzzi, Pellacani, Giannini, Saccomanni, Arena, Vergani. All. Baldini
Quelli che vi abbiamo proposto sono i tabellini delle ultime partite disputate dalle due contendenti. Solito Pescara, come detto, e Ternana trasformata anche nel sistema di gioco. Cambiato il portiere e il centravanti, scomparsi per infortunio Damiani e Krastev, altri titolari di allora trovano spazio in panchina, qualcuno non veste più il rossoverde. Una Ternana rinnovata e rinforzata che ha trovato solidità e continuità di risultati. Riconoscibile e credibile anche nel carattere e nei valori morali elementi fondanti del lavoro di Abate