Il presidente aveva tuonato, poco dopo la fine del campionato: "faremo una rivoluzione, per me devono rimanere al massimo 12/13 giocatori di questa stagione". Ora posto che i problemi sono decisamente altri (la cessione della società su tutti, ma poi la conferma – o meno – del ds poi di conseguenza la scelta dell’allenatore) la prossima stagione non dovrebbe andare troppo lontano dalle intenzioni presidenziali.
Della rosa della Ternana rimarranno (senza i ritorni dai prestiti, che sono 8) ne sono rimasti 18, compreso anche Onesti (che non ha mai giocato) e Capanni (che ha giocato pochissimo). Hanno salutato o perché a fine prestito o perché a fine contratto in 9: Coulibaly, Cassata, Favilli e Mantovani (che torneranno alle loro squadre) più Mazzarani, Ndir, Vitale, Kaprikas ma soprattutto Defendi che hanno finito il loro contratto con la Ternana.
Immaginiamo che per il capitano un futuro in rossoverde, con altra veste, ci possa essere e troverà lui stesso la strada giusta. Per gli altri più complicato anche se Mantovani e Favilli sarebbero da riprendere subito, soprattutto perché in questa brutta stagione sono stati fra i pochi a distinguersi per numeri e prestazioni.
Degli altri 18 c’è anche chi ha giocato molto poco. Detto di Onesti e Capanni, ci sono dei giocatori che obiettivamente hanno lasciato poco il segno in questa stagione, qualcuno di loro voleva anche andarsene, se ci fossero stati i presupposti. Da Bogdan (riscattato, ma nella seconda parte della stagione praticamente mai utilizzato) a Ghiringhelli (che ha vissuto delle altalene emozionali incredibili). Senza considerare poi i “senatori” di questa squadra come Paghera e Proietti che quest’anno hanno visto diminuire il proprio impiego ma non per questo sono meno importanti in rosa.
Da 18 quindi siamo già (potenzialmente) passati a 14, soltanto seguendo il naturale svolgimento degli eventi.
Poi come sempre ci sarà da fare i conti con il nuovo allenatore (che magari avrà qualche richiesta nello specifico). Ed ecco che senza praticamente dover crocifiggere nessuno si arriva a quella condizione di partenza che sembrava una mannaia sulla testa di chiunque. Certo: con metà squadra da dover ricomporre ci sono poi molte variabili da mettere insieme.
E in più ci saranno da gestire nuovamente i rientri dai prestiti (ne parliamo a parte, ma alcuni di questi – vedi Pettinari – sono giocatori importanti) e gli assalti ai giocatori più richiesti. Almeno 3 su tutti: Corrado, Palumbo e Diakité (senza dimenticare Partipilo). Ma anche qui sarà un altro capitolo…
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