Ternana, la coperta corta è diventata un fazzoletto
Contro il Cittadella Andreazzoli dovrà fare a meno di 8 giocatori, salvo recuperi dell’ultimo minuto
Va bene aver sfoltito per far quadrare i conti alla luce dei problemi che hanno investito l’Università Niccolò Cusano, va bene non aver potuto fare mercato in entrata per via dei conti correnti bloccati, però ora la coperta corta è diventata un fazzoletto. Non di quelli quadrati con tutti i lati uguali ma di quelli con forme strane che come li giri, li giri ed hai sempre la sensazione che l’emergenza c’è ed è limitante.
Le uniche due buone notizie post derby sono il ritorno in campo di Alfredo Donnarumma dopo il lungo infortunio che l’ha tenuto fuori per oltre tre mesi e la squalifica scontata da Salim Diakitè che dunque sabato prossimo contro il Cittadella ci sarà.
Per il resto verrebbe da mettersi le mani nei capelli, ammesso di averceli. Se non ci credete ecco il quadro della situazione all’inizio della settimana che ci porterà dritti al match contro i veneti al “Libero Liberati”.
Il reparto più colpito è quello difensivo dove Andreazzoli non può contare oltre che sul solito Capuano anche su Bogdan, Corrado, Ghiringhelli e Mantovani. Dei primi due qualcosa sappiamo. Degli ultimi possiamo immaginare che gli stop non saranno tanto rapidi visto come sono usciti dal terreno di gioco del “Curi”.
A centrocampo, invece le assenze saranno due: Agazzi e Cassata. Il primo ancora infortunato, il secondo invece verrà squalificato per un turno dal Giudice Sportivo perché diffidato ha preso l’ammonizione durante il derby.
Chiudiamo la carrellata con l’attacco. Qui c’è un solo giocatore k.o. ed è Favilli. Tutti gli altri stanno bene o almeno ci provano visto e considerato che Partipilo ha recuperato in extremis per il Perugia mentre Donnarumma ha giocato i primi 10’ del 2023.
Se al “Curi” ha fatto il suo esordio in Serie B Mazzarani e in panchina c’era il Primavera Koffi (seconda convocazioni stagionale) per sabato al “Liberati” potrebbe essere qualche altro baby nella speranza che nel frattempo San Valentino faccia il miracolo oppure che Aurelio Andreazzoli abbia l’intuizione giusta per trasformare una situazione di grande criticità in una rinascita.