Ternana, Lucarelli deve sostituire l’insostituibile Di Tacchio e con chi?

L’ex centrocampista della Salernitana è sempre partito titolare nelle 13 giornate andate in archivio

Come si sostituisce un giocatore che ha sempre giocato titolare in questo campionato e, soprattutto, ha sempre concluso le partite fatte salve la prima e l’ultima?

Dilemma che sicuramente starà girando per la testa di Cristiano Lucarelli perché poi sarà lui a dover trovare una risposta al quesito.

Certo non vorremmo essere al suo posto. Sostituire un giocatore come Francesco Di Tacchio non è cosa semplice anche perché in rosa elementi come lui non ce ne sono. Inutile girarci intorno. Il mediano arrivato in estate dalla Salernitana è unico per caratteristiche fisiche, tecniche e tattiche.

E allora come si fa?

Di sicuro il roster dei centrocampisti a disposizione di Lucarelli propone delle alternative interessanti ma non è escluso che qualcosa di diverso a Pisa si potrà vedere anche dal punto di vista tattico.

Ad ogni modo, nell’ottima seconda parte della scorsa stagione davanti alla difesa si sono alternati con buoni risultati sia Davide Agazzi che Mattia Proietti. Due giocatori con caratteristiche diverse che però, possono giocare playmaker.

Sicuramente la Ternana perderà in fisicità e nel caso in cui dovesse essere confermato il centrocampo a tre, Lucarelli potrebbe rialzare sulla linea degli attaccanti Palumbo per inserire un mediano in più alle sue spalle e provare così a compensare il deficit di solidità ed equilibrio dettato dall’assenza di Di Tacchio.

Se poi sul pullman che porterà la Ternana a Pisa salirà anche Mamadou Coulibaly allora Lucarelli potrebbe avere una freccia in più da utilizzare, magari in corso d’opera visto che il centrocampista non gioca una gara di campionato da un mese avendone saltate 5 di fila.

Prima abbiamo detto che potrebbe scapparci anche qualcosa di nuovo sul piano tattico. Magari è azzardato ma senza Di Tacchio e con un Falletti in rampa di lancio potrebbe tornare in auge il vecchio 4-2-3-1.

Chissà, d’altronde a Lucarelli piace stupire.