Ternana, oltre al fioretto stavolta ci vuole la spada
Tappa complicatissima nel finale del girone di andata sul campo in sintetico e in dimensioni ridotte della Pianese
Per presentare la prossima partita della Ternana prendiamo a prestito le parole di Ignazio Abate. “Non ci snatureremo però ci adatteremo al tipo di partita cercando di vincere i duelli individuali ai quali ci chiameranno i nostri avversari perché a volte la tecnica non basta per vincere se non ci aggiungi il carattere, la voglia di prevalere, quella sana cattiveria agonistica che dev’essere dentro ognuno di noi. Cercheremo di essere dominanti ma dobbiamo tener conto anche della forza degli avversari. Non sempre ti riesce tutto quello che vorresti fare”.
Un discorso onesto come onesto, chiaro nelle sue conferenze stampa lo è il tecnico della Ternana. Parole che fotografano al meglio la verità di una partita per niente semplice. Certo, la Ternana fin qui è stata più forte e probabilmente lo sarà fino alla fine del campionato. Però la Pianese, rivelazione fin qui del girone, è un avversario che ha dato fatica a tanti. Soprattutto sul proprio terreno di gioco. E allora non traggano in errore i 12 punti di differenza tra le due squadre: 36 quelli della Ternana, 24 della Pianese per un 60 totale per la partita più importante della giornata.
Il campo della Pianese è una delle componenti che rendono più complicata la sfida. Perché è in sintetico ma, soprattutto, ha dimensioni ben diverse da quelle del Liberati. Quindi imporrà un adattamento rapido e per niente semplice ai rossoverdi che troveranno difficoltà nel far fluire fluida la propria manovra di avvicinamento all’area avversaria. Non un problema insormontabile visti i risultati ottenuti dalla Ternana anche su campi altrettanto complicati come quelli del Carpi o della Torres.
Però a sostenere la squadra ci saranno un bel po’ di ternani. Aver polverizzato in un’ora i biglietti messi a disposizione (quasi 700) ha stupito i giocatori della Ternana. Secondo Abate quel dato ha fatto da propellente nella settimana di preparazione alla partita. Tanto da far dire al tecnico che il messaggio che ha voluto trasmettere ai suoi è stato: “Vinciamo questa partita per la nostra gente. Dobbiamo ripagarli dell’affetto che ci stanno dimostrando dall’inizio del campionato”.
La difesa ha chiuso nove volte senza subire gol ma stavolta non avrà il capitano Capuano
Oltre agli avversari e alle condizioni ambientali (terreno di gioco) la Ternana per la prima volta dovrà fare a meno del proprio capitano, Marco Capuano. E oltre al capitano mancherà anche l’esterno mancino Fabio Tito. Il 50% della difesa fin qui titolare non ci sarà. Un fatto non trascurabile anche se Abate, sulla scorta delle indicazioni ricevute in allenamento, ma anche in partite ufficiali, si è dimostrato estremamente fiducioso. Sa che ha un gruppo forte e coeso su cui contare.
Giocherà Alessio Maestrelli al posto di Capuano, magari con compiti leggermente diversi. Il capitano è il difensore chiamato ad avviare l’azione, compito che potrebbe ricadere sulle spalle esperte di Giuseppe Loiacono limitando il carico di responsabilità al giovane ex Lazio. Per Tito invece ci sarà un altro giocatore altrettanto esperto ed importante, Bruno Martella che dopo un avvio di stagione difficoltoso ha ritrovato condizione e perfetto ambientamento nel calcio che pretende Abate.
L’approccio sarà determinante contro una squadra abituata ad attaccare sin dal via con grande intensità
Non saranno concesse distrazioni o cali di concentrazione. Soprattutto in avvio perché per Piancastagnaio ospitare la Ternana è un evento, un eventuale successo sui rossoverdi entrerebbe di diritto nella storia del club. Da qui la necessità di tenersi pronti ad impugnare anche la spada lasciando temporaneamente da parte il fioretto che con grande abilità sanno usare Cicerelli, Curcio, Casasola e compagni. Perché certi duelli li vinci anche digrignando i denti, facendo valere la propria personalità che è proprietà di una grande squadra.
Difendersi bene e attaccare meglio perché poi la partita prende il giusto indirizzo quando sfrutti al meglio i momenti in cui hai il pallone tra i piedi. Ed è in queste fasi che debbono venir fuori le qualità di gente che sa bene come si arriva al gol. Non a caso la Ternana in Italia ha segnato più di tutti: 38 gol con 14 giocatori diversi. Stavolta è difficile immaginare una vittoria di goleada. Basterebbe anche lo scarto minimo. Una vittoria di squadra. Saper soffrire prima d’imporre la propria legge. Può essere il film di una partita tutta da vivere.