Danilo Pagni e la Ternana, un rapporto che sembrava aver trovato la parola fine la scorsa estate, con l'addio di Simone Longarini e l'avvento a Terni di Stefano Bandecchi e della sua università, e che invece, un po' a sorpresa visti i nomi in circolazione fino a ieri, è destinato ad avere un secondo capitolo, un atto secondo se vogliamo. La scelta del direttore sportivo è importante tanto e quanto quella di un allenatore e dei giocatori che dovranno comporre la rosa e, a nostro modesto parere, aver richiamato Danilo Pagni è stato un passo giusto verso la programmazione per la nuova stagione delle Fere. Perchè la scelta giusta? Innanzitutto conosce la piazza, nonostante sia stato a Terni solo sei mesi lo scorso anno, ed è un professionista preparato e ben voluto dai tifosi, che già lo scorso luglio ne avevano chiesto la permanenza dopo il buon lavoro svolto durante la sessione invernale di mercato. Si è dimostrato più volte anche uomo dal polso forte, come quando portò Liverani sulla panchina della Ternana, bacchettando però la squadra per aver mandato via due allenatori prima di lui, imponendo ai giocatori di comportarsi da professionisti. Non sarà uno dei nomi roboanti che si sono fatti negli ultimi giorni, ma Pagni per la società non è mai stata una seconda scelta, spiccando sin da subito nella lista dei nomi come uno dei più interessanti: per Bandecchi e Ranucci non è mai stato un ripiego, per intenderci, ma su di lui hanno fortemente puntato sin dai primi giorni di ricerca. Una ricerca che, come aveva promesso la proprietà, è stata intensa e veloce, con la scelta arrivata prima che arrivasse il rompete le righe di questo campionato disgraziato.
E allora, sarà Danilo Pagni a collaborare con De Canio per costruire la nuova Ternana, senza Unicusano come dimostrano anche i cartelloni apparsi sin da ieri allo stadio e in sala stampa, e come aveva promesso Bandecchi già lo scorso febbraio: in caso di salvezza o di retrocessione, la squadra tornerà ad essere solo Ternana. E così è stato, senza proclami questa volta, soltanto mettendosi al lavoro, proprio come è stato fatto per la gestione della panchina in vista della Serie C. A guidare le Fere sarà ancora De Canio, convinto dall'ambizione e dal progetto presentatogli di nuovo nei giorni scorsi da Bandecchi e Ranucci a continuare la sua avventura a Terni: costruire una squadra da subito competitiva, fare tutto quello che sarà possibile per cercare di tornare in Serie B, senza limiti di spesa e soprattutto con un'ambizione, quella di costruire qualcosa di stabile e duraturo che trascenda il singolo obiettivo.
Insomma, la Serie B è appena finita, e la Ternana sta già muovendo i primi importanti passi verso il futuro: questa volta le basi sembrano quelle giuste per poter sperare che possa essere rosa. Anzi, rossoverde.
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