Ternana – Pochesci: “Il ritiro? Per conoscerci. Io mai messo in discussione”
Ad un giorno dalla partenza per il ritiro, in sala stampa si tiene la conferenza stampa di Sandro Pochesci, allenatore della Ternana, accompagnato da Fabi e da alcuni membri del suo staff.
Fabi: "La decisione di fare questa conferenza è stata dettata dal fatto che la squadra andrà in ritiro a Pomezia".
Mister, decisione improvvisa?
"Decisione presa dal mio staff e dalla società, in un momento delicato dal momento che ci sono anche ragazzi nuovi, e qualcuno potrebbe arrivare anche oggi. Non ho nessun problema con Terni, ma ho chiesto alla società un momento per lavorare con la squadra da soli, in un momento in cui i punti non vengono e la classifica è quello che è. Squadra e allenatore non vogliono mollare, ma sono stato io a chiedere questo sforzo alla società, per stare coi miei ragazzi giorno e notte e fare gruppo".
La squadra come ha preso il ritiro?
"Il ritiro non piace a nessuno, ma i sacrifici vanno fatti, è un dovere che mi sento di chiedergli, perchè dobbiamo essere tutti responsabili di questa situazione, io per primo".
Se avessimo pareggiato, sareste partiti?
"Penso di si. A Empoli abbiamo perso coi secondi in classifica, e abbiamo visto come abbiamo perso. Dobbiamo prenderci delle responsabilità, io per primo che li metto in campo e li alleno. Non è una punizione, è solo un modo per ricompattarci e per fare gruppo, per conoscerci e conoscere i nuovi".
Prima parlava di volti nuovi…
"Uno è Repossi. Gli altri sono il centrocampista per cui stiamo chiudendo, poi siamo sempre aperti al mercato. Abbiamo mandato via quelli che hanno trovato poco spazio, non c'è nessuna bocciatura. Io e il mio direttore vogliamo rafforzare la rosa con giocatori di esperienza. Io vorrei che tornassero le vittorie. L'esperienza che abbiamo fatto noi, più quella dei nuovi per tornare a prenderci quello che è mancato, anche un po' di fortuna".
Di Repossi parlano bene Ratti e Iacolino: la sua prima impressione?
"E' molto veloce, gli piace partire palla al piede, ma questa è stata l'ennesima scommessa del nostro direttore. Ci darà una mano sicuramente, ma sono altri giocatori, i senatori che dovranno dare risposte in campo. Tutto dipende dal nostro gruppo".
Volti nuovi, e qualche saluto, come Tiscione.
"La sua esperienza non è conclusa, è stato solo mandato in prestito, perchè Pippo per noi è un giocatore importante, ha fatto un discreto campionato, ma credo che fosse chiuso da molte situazioni dopo il mercato. Quindi abbiamo deciso di farlo giocare e poi ritrovarlo il prossimo anno, non è stato ceduto, ma gli è stato anche rinnovato il contratto".
Senza Tiscione non ci sono rifinitori in organico…
"Si, ma per noi Tremolada è un lusso, è il giocatore co maggiore qualità. A Empoli lo abbiamo visto per l'errore, ma ha fatto tantissime belle cose, è sempre partecipe. Non possiamo contestarlo o metterlo in discussione. E' il rifinitore, e Tiscione non lo era nel mio gioco, era un giocatore da 15/20 minuti che all'inizio ha fatto meglio, poi ha avuto qualche difficoltà. La Serie B ci fa capire che dobbiamo fare una squadra ancora più forte".
Montalto e Rigione come stanno?
"Montalto ho buone notizie, verrà con noi in ritiro. Con Rigione invece stiamo aspettando, ha ancora l'ematoma per la botta al polpaccio con Piovaccari. Rischiamo di non averlo nemmeno per lunedì sera. Bleve per lunedì è out, e Marino che è in via di partenza".
La rifinitura a Pomezia?
"Credo di si, poi andremo al Terra Umbra".
Per la prima volta c'è stato un po' di malcontento fra i tifosi: lei si sente sotto pressione?
"Da parte della società non sono mai stato in discussione". Poi interviene Fabi: "Mi piacerebbe mettere in stand-by la questione, vorrei coinvolgere il presidente che è a Milano. E' normale che se non arrivano i risultati, qualcosa si deve pur fare, ma non perchè la socità ce l'ha con Pochesci, ma perchè nel calcio si è schiavi del risultato e dei punti. La società mi ha fatto fare il mercato, altrimenti mi avrebbe detto che saremmo andati avanti così, dal momento che io ho garantito".
Il suo rapporto con Mariani?
"Mariani lo conosco da anni, c'è stato il discorso di Fondi e si porta sempre dietro questa cosa. La gente però ci ricama, è normale, perchè a Fondi c'è stata questa alternanza: la società non lo ha messo per quello, sono stato io a dire alla società di metterlo in Primavera, perchè è comunque un uomo Unicusano e ha fatto bene. Nè il presidente nè il patron, pur nelle discussioni, mi hanno mai detto che una partita sarebbe stata l'ultima. Solo io e Stroppa non siamo stati esonerati nelle ultime dieci squadre".
Fabi: "Ho Ranucci in collegamento da Milano".
Ranucci: "Buongiorno. Siamo usciti un attimo dai commenti del rettangolo di gioco. Credo che il malcontento sia normale, la posizione la vediamo tutti, e non siamo contenti nemmeno noi. Per quanto riguarda i social, io sono un grande sostenitore di Umberto Eco, e penso che questa sia la risposta più giusta. Io credo che tutti possiate riconoscere che conciliatore lo sono di carattere: io non mi sono mai schierato contro qualcuno, ma credo anzi di essermi schierato a favore anche quando si sono fatti commenti rispetto alla gente di palazzo. Siamo convinti che la squadra gioca bene anche per merito dell'allenatore, il malcontento deve esserci, non possiamo certo farci gli applausi. Le vittorie devono arrivare, e ci stiamo lavorando. Da stamattina alle 8 stiamo lavorando per portare l'ultimo tassello rischiesto, un centrocampista che è stato rischiesto dall'allenatore, ha sempre e solo fatto la B, ci stanno altre tre squadre e spero di poter far valere i miei buoni rapporti con alcune società: Ovviamente forza Fere, forza l'allenatore e forza società".
Pochesci: "Voi sapete bene che il mercato poi può offrire sorprese, noi siamo sempre sul pezzo fino al 31 per vedere se esce qualcosa di importante. Le cose possono cambiare, ci può essere qualche malumore di qualche giocatore, e noi dobbiamo stare attenti".
Se dovesse arrivare Signori, le offrirebbe molte opzioni.
"Andiamo a rafforzare il reparto in cui siamo corti. Sabato ha giocato Bordin, giovanissimo e molto bene, Defendi ha giocato con un dolore muscolare. Siamo pochi, ci sono anche altre trattative su giocatori che potrebbero partire, e noi non possiamo stare stretti. Siamo convinti che questa squadra debba esplodere e uscire fuori, e speriamo che lo faccia la più presto. Certo, oggi le partite si accorciano, non c'è più molto tempo".
Signori non è molto alto, l'unico più alto è Varone: come mai avete deciso di puntare tutto su un giocatore "basso"?
"Io non guardo mai l'altezza del giocatore, solo quella del portiere. A centrocampo i giocatori più forti del mondo sono alti 1,60. Io voglio determinazione dai miei ragazzi".
Varone va via?
"E' un giocatore che per il momento sta con noi, ha svariate richieste e poi si valuterà. La società ha delle indicazioni, poi ci sono delle variabili da considerare. I pezzi migliori, comunque, li abbiamo tolti dal mercato, perchè l'importante è solo uscire da questa situazione".
Se dovesse partire Varone dovrebbe arrivare un altro?
"No, perchè comunque potrei adattarci qualcuno. Se arriverà altro, andremo a valutare altri reparti. Noi non siamo cambiati, solo che non siamo più una sorpresa per tutti. La Ternana gli equilibri li ha, sarei stato preoccupato se l'Empoli avesse vinto 4-0, ma finchè lottiamo e mettiamo in difficoltà gli avversari va bene. A me da fastidio l'esultanza degli altri, perchè se sei secondo e vinci con la terzultima non esulti. Se ritroviamo le piccole cose, e se il tifoso ci contesta perchè vuole spronarci, non può sempre andare in un verso".
Ritiene completo il reparto difensivo?
"Vi faccio un esempio: sabato abbiamo incontrato l'attacco più forte, e Donnarumma ha tirato una volta, Caputo è stato neutralizzato dai nostri tre centrali, che hanno fatto benissimo. Non hanno fatto mai tirare, il gol lo abbiamo preso su un alinea di centrocampo piatta, con un pallone filtrante ha fatto fuori tre centrocampisti".
Non ci sarà conferenza stampa pre-partita, sbaglio?
"Io credo che parlare prima di una partita che dobbiamo solo e assolutamente vincere, non serva. Siamo noi i garanti, ecco perchè che voglio che questa squadra sia concentrata. Noi abbiamo davanti tre scontri diretti, non è Empoli la nostra partita, ma quelle che arrivano".
Albadoro parte?
"Albadoro è un nostro giocatore, poi può accadere tanto da qui al 31, ma adesso è un nostro giocatore. Purtroppo sta facendo delle cure, ma è un giocatore della Ternana".
Pochesci: "Faccio un appello ai tifosi. E' giusto che ci contestate, ma siete venuti in 400 a Empoli, e siamo terzultimi, e non sarebbe successo da nessuna parte. Poi siamo aperti a tutto, alle contestazioni, anche agli insulti, ci sta, perchè il tifoso è primo proprietario della squadra".