Ternana – Pochesci pre Carpi: “Giochiamo sempre per vincere, ma dobbiamo migliorare”

Come di consueto, dopo la rifinitura, in sala stampa è arrivato Sandro Pochesci per la conferenza stampa pre-Carpi.

Defezioni?

"Abbiamo un altro giorno, aspettiamo. Montalto oggi c'era e si è allenato. Bombagi non è ancora pronto, lo devo vedere meglio, c'è gente più in forma al momento, anche perchè lo vedo come titolare e deve avere pazienza, deve recuperare bene. Taurino non ci sarà, ha la febbre e da ieri non si allena".

Domani arriva una squadra che non gioca come lei ama: cosa si aspetta?

"Ancora la classifica non si è allungata troppo, fare tre punti ci porterebbe a ridosso di squadre che avevano ben altri obiettivi. Questa squadra raccoglie meno di quello che dimostra, e noi giochiamo sempre per vincere, poi bisogna sempre considerare sempre gli avversari, gli episodi, le indecisioni, qualche errore… Veniamo da una sconfitta immeritata contro un'ottima squadra, ma ancora non ho visto una squadra che ci ha dominato, ma vedo squadre che approfittano di alcune situazioni, di nostri errori e di nostre errate letture. Il Carpi somiglia al suo allenatore, sono molto testardi e Calabro è un vincente nonostante sia il mio opposto: se considerate che qualche anno fa era in Eccellenza. Sarà una battaglia, sappiamo come affrontarli ma anche lui sa come affrontare noi, io non sono riuscito mai  batterlo in quattro anni che lo incontro. Non ha un gioco spettacolare, ma è vincente. Ora siamo amici, anche se ci volevamo picchiare e ci siamo quasi riusciti dopo uno 0-0 che ha premiato lui, ma ora siamo buoni amici e ci rispettiamo, perchè veniamo da un mondo difficile come quello dei dilettanti".

Come mai a casa siamo in attivo e fuori in passivo con le reti?

"Quando andiamo fuori è come se giocassimo in casa, e invece non è così. Qui vengono e sanno che devono affrontarci, non ricordo squadre spavalde, e poi abbiamo una tifoseria importante, anche a Frosinone hanno cantato in mille più degli altri, perchè nessuno gioca per vincere, ma per non perdere, e questo è forse il mio errore. Per me casa e fuori casa non conta, se sono più bravo lo sono sempre: forse devo imparare anche io a pensare che fuori casa non dovremmo prenderle prima di darle. Noi domani avremmo una squadra come tutte quelle scese qui, con otto giocatori dietro la linea della palla, perchè è un calcio più equilibrato, perchè correre in avanti è molto più facile rispetto a quello che facciamo noi, ovvero correre indietro. Io sono sicuro che alla lunga la nostra mentalità pagherà, perchè possiamo vincere con tutti: io la porterò avanti anche se con qualche accorgimento". 

Sta lavorando molto sui calci da fermo…

"Il problema è che noi a Frosinone ci siamo fatti sorprendere su una punizione da 40 metri, quindi non abbiamo scuse, dobbiamo lavorare. La marcatura a zona è una scusa, pare sempre che nessuno si voglia prendere le proprie responsabilità con questa scusa. Mi scoccia che gli altri possano segnare senza fare fatica su una punizione: nel calcio ci vuole il tempismo, non solo centimetri. Mi da fastidio che stiamo facendo una figura brutta e meschina di fronte ai nostri tifosi, che non se lo meritano, perchè noi anche a Frosinone li abbiamo fatti tremare gli avversari".

Dubbi di formazione?

"No, è fatta dalla fine della partita con il Frosinone e non ho cambiato idea".

Sul piano del morale come sta la squadra?

"Io mi arrabbio per cercare attenzione, perchè dobbiamo sempre tenere alta l'attenzione, e non mi sta bene quando cala. Se perdiamo entusiasmo siamo finiti, il calcio è una cosa bella e divertente, io glielo dico sempre che sono fortunati e fanno un lavoro che gli piace. E' normale essere tristi quando perdiamo e quando non riusciamo a dare una gioia ai nostri tifosi".