Ternana punita dai calci piazzati: la beffa delle beffe. Ecco perché…
La preoccupazione non è solo la seconda sconfitta in casa consecutiva.
E non è neanche aver buttato una buonissima opportunità a causa dell’errore di Masi. Che è un errore, pesante d’accordo. Ma può succedere.
Quello su cui invece la Ternana deve lavorare è (probabilmente) la concentrazione. Perché la Ternana la partita ieri l’ha persa sui calci piazzati. E questo è pazzesco. Perché eventualmente sarebbe dovuta essere la squadra in inferiorità numerica ad approfittare dei corner e delle punizioni.
Invece così non è stato. Ma subito va dichiarata con grande forza una verità: la Ternana sui calci piazzati lavora eccome. Sia in fase offensiva che in fase difensiva. E’ una parte importante dell’allenamento di Tesser. E noi, che siamo al campo tutti i giorni per assistere (quando si può) agli allenamenti, possiamo dimostrarlo.
La Ternana ha avuto almeno un paio di occasioni (una letteralmente clamorosa) con Meccariello per poter andare in vantaggio nel secondo tempo. Segnare avrebbe significato vivere un’altra serata.
Così come però ha subito almeno tre colpi di testa, di cui uno decisivo, da parte dei due centrali del Trapani (Terlizzi e Pagliarulo) lasciati soli in area di rigore. Questo non può e non deve succedere.
Non se ci si lavora in settimana. Non se una squadra in 10 ha bisogno di non prendere gol.
Una sconfitta che arriva perché la squadra è stata messa sotto oppure perché un avversario ha fatto un supergol, ci può stare. Non si può fare molto.
Ma una sconfitta che arriva per via di un errore sulla trequarti (Masi) e uno (decisivo e ripetuto) in area di rigore su un calcio d’angolo no.
La Ternana è stata punita per i suoi errori e allo stesso tempo nelle occasioni che ha avuto a disposizione non è riuscita a sfruttare. Anche in 10 poteva vincere, ha perso. Scarsa percentuale realizzativa e poca attenzione in difesa. Ecco i motivi della sconfitta. Ecco su cosa devono insistere i rossoverdi.