Ternana: squalifiche e infortuni ribaltano la difesa
Senza Diakité e Capuano a Breda restano poche opzioni ma buone
La vittoria sulla Feralpisalò, peraltro fondamentale, è stata pagata un prezzo alto dalla Ternana che in novanta minuti ha perso due dei tre centrali che, visto l’impiego, fin qui Breda ha considerato titolari.
Capuano si è fermato nel primo tempo per un acciacco al polpaccio, l’altro, non quello che lo aveva costretto al box in precedenza. Diakité invece, in diffida già da qualche giornata, è incappato nel fallo che l’arbitro ha punito con l’ammonizione che ha fatto scattare, implacabile, il turno di squalifica.
Difesa da ricostruire quindi per una trasferta a Lecco che, stante le ultime prestazioni della squadra lombarda, potrebbe essere messa a dura prova nei novanta minuti di domenica prossima.
Le soluzioni a disposizione di Roberto Breda sembrano essere scontate. Sorensen in mezzo per Capuano e Mantovani a rilevare Diakité. Soluzioni che però non possono essere considerate di ripiego visto che i due sono stati a lungo titolari nella passata stagione. Anche se Mantovani lo è stato più spesso da braccetto di sinistra, ruolo che ormai sembra essere appannaggio di Lucchesi, un giovane che cresce di partita in partita.
Per Sorensen, che fin qui ha avuto più di una chance, e per Mantovani si prospetta l’occasione utile per riconquistare il posto negli undici. La trasferta per la Ternana e, in particolare per i due difensori, sarà ancora una volta fondamentale. Poter contare su una panchina lunga, su alternative di assoluta garanzia sarà una carta in più da giocare da qui alla fine di un campionato che è ancora tutto da giocare.
A tale proposito l’esempio più calzante arriva dagli attaccanti. L’infortunio di Favilli e il modulo con Falletti trequartista, hanno aperto le porte a Raimondo e Distefano e i due non hanno perso tempo. A suon di gol e buone prestazioni si sono guadagnati un posto stabile negli undici. Anche se loro, come chiunque altro rossoverde, dovranno confermarsi ad ogni occasione visto che Breda nelle sue scelte fa pesare in modo decisivo le risposte che gli vengono fornite in ogni allenamento.