Non ha tardato ad arrivare la risposta di Stefano Bandecchi alle dichiarazioni rilasciate dal Sindaco di Terni, Leonardo Latini questa mattina sulle colonne del Il Messaggero (LEGGI QUI). Dichiarazioni relative al bando pubblico per l’assegnazione dello stadio “Libero Liberati”.
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Ecco cosa ha detto il presidente della Ternana nel suo ultimo video pubblicato su Instagram.
“Ho letto oggi una risposta al Sindaco sul fatto che ho detto che siamo in ritardo per quanto riguarda l’assegnazione dello stadio. E’ vero che le ultime leggi fatte in questo Stato dicono che per assegnare uno stadio alla squadra della stessa città serve un bando pubblico quindi serve un concorso. Però è altrettanto vero che, la dottoressa Baron che è incaricata di questo lavoro e che si è insediata ad ottobre del 2020 è stata poi salutata da Tagliavento che è il vice presidente della Ternana tra dicembre e gennaio. In quella circostanza insieme ai saluti Tagliavento gli ha anche comunicato che noi avevamo bisogno di un accordo diverso e nuovo. L’ accordo che avevamo è troppo oneroso dal punto di vista economico e penale perché tutto ricade sulla Ternana e dunque su di me. Lo stadio non l’ho costruito io e non vorrei tutte queste rogne. E’ passato un anno e dopo 12 mesi mi sento dire che stiamo lavorando al bando. Questo bando – rincara Bandecchi – da mo’ che doveva essere fatto. Che sarà fatto prima di giugno mi fa piacere ma c’è una frase del Sindaco che non mi piace. La potevo dire a lui in privato ma siccome lui l’ha detta in pubblico lo faccio anch’io. E’ vero, gli Enti e i Comuni hanno degli interessi e le società private altre ma a volte si parla di questi interessi. Dire che non si parla alla Ternana perché gli interessi dell’Ente sono diversi da quelli della Ternana è una cazzata stratosferica e lo dico in maniera molto serena Sindaco e ci sto pure di testa caro Sindaco. Noi prenderemo lo stadio e chiunque vorrà utilizzarlo alla fine dovrà affidarlo a noi. Poi se si pensa che non sarà così è inutile parlare. Gli interessi o sono comuni o sono completamente diversi. Facciamo a capirci subito anche su questo argomento che è molto importante. Solo con gli interessi comuni si può andare avanti, con gli interessi troppo diversi non si va da nessuna parte. Gli interessi sono identici. Noi imprenditori ci mettiamo i soldi, ci ricordiamo le date, parliamo con chiarezza e alla fine vogliamo arrivare a un punto. Noi imprenditori eh, quelli dei soldi che guadagnano. Io non ho nessun appalto dello Stato, della Regione, della Provincia e dei Comuni. Io campo di mercato come voi che state ascoltando cioè del fatto che il prosciutto è buono se compra, il prosciutto non è buono non se compra”.
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