Ternana, stallo mercato ma Panucci chiede rinforzi
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La mano di vernice ha funzionato in casa Ternana. E’ servita per dare la sensazione di freschezza, di novità. In un colpo solo la società si è ritrovata con direttore generale, direttore sportivo e nuovo tecnico. Christian Panucci, un nome importante nel panorama calcistico internazionale che ha immediatamente riacceso la passione nei cuori dei tifosi rossoverdi. Il problema però è che la mano di vernice non è servita a risolvere i soliti, stucchevoli, problemi strutturali. Anche quest’anno, così come quelli passati il mercato va a rilento. Panucci nel giorno del suo arrivo ha dichiarato di volere “12 o 13 elementi, basta fare il conto di quanti sono andati via e il gioco è fatto”. Ad oggi le new entry si contano sul palmo di una mano: Cason, Petriccione, Surraco, La Gumina e probabilmente Chouchoumis. Considerando che tra quelli che hanno salutato la comitiva ci sono 4 titolari come Gonzalez, Vitale, Busellato e Ceravolo va da se che il tecnico non può essere contento. Dopo la prima uscita ufficiale contro l’Amc98, Panucci ha scherzato dicendo di essersi “fidanzato” con Larini tanto frequenti sono i contatti tra i due. Il tecnico in quella occasione così come in quelle successive ha pian piano assestato il tiro. E’ passata da “Gatto all’Ascoli, doveva andare in un altro modo. Il calcio però è anche questo” a “Granoche o Calaiò? Larini sa cosa voglio” fino ad arrivare a “sto aspettando i giocatori”. Primi segni di sofferenza? Difficile dirlo. Di sicuro se l’obiettivo di cui hanno parlato Panucci, Larini e Longarini è quello di fare almeno un punto in più della passata stagione ad oggi è difficilmente raggiungibile. L’anno scorso la squadra poi è stata allestita, seppure nell’ultimo mese. Quest’anno tutti pensavamo che la Ternana non si ripetesse, invece la sensazione è che succederà di nuovo. Ad Acri è riuscito il compito di mettere in piedi una squadra comunque competitiva. Larini a gennaio non ha migliorato il lavoro del suo predecessore. Anzi, l’uscita di Masi dalla lista ha rischiato di trasformarsi in un pericoloso boomerang e le operazioni concluse ad oggi possono essere considerate di “contorno”. Insomma ancora manca la sostanza.