Quanti ex in questo crocevia per la salvezza! Oltre al nostro allenatore Breda (CLICCA QUI ) ci sono Dionisi, Favilli da una parte, Di Tacchio, Bogdan e Mantovani dall’altra.
Di questa lista, quello più pesante sicuramente è Federico Dionisi, giocando con gli ascolani nelle ultime 4 stagioni. L’attaccante rossoverde, classe 87, è uno dei giocatori più prolifici della Serie B (con i suoi 118 goal e 46 assist in 377 presenze che gli permettono di essere al settimo posto all time dei marcatori, a un solo goal da Tavano). Quasi come fosse un segno del destino Dionisi ha mostrato le sue qualità nella splendida mezz’ora giocata contro il Brescia. Per lui questa una stagione particolare: sa di non essere titolare e cerca non solo di sfruttare al massimo le occasioni che gli vengono concesse ma soprattutto di aiutare i suoi compagni di squadra, anzi di reparto, nei momenti difficili. Non a caso è arrivato anche il ringraziamento pubblico di Favilli, dopo il gol a Cremona che è stato quasi una liberazione.
In questa stagione Dionisi ha segnato una sola rete in 19 presenze (a Modena allo scadere, ininfluente per il risultato), ma il rammarico più grande è avvenuto proprio nella partita di andata contro l'Ascoli nello scontro perso per 2-0 con la doppietta di Mendes dove Dionisi si è reso protagonista dei due episodi chiave della partita: non ha solo sbagliato il rigore, procurato da Casasola sullo 0-0, ma ha poi commesso il fallo di mano in area che ha permesso all’Ascoli di passare in vantaggio allo scadere del primo tempo, letteralmente dominato dalla Ternana.
Dionisi è sempre stato legato ai colori rossoverdi: essendo originario di Rieti ha sempre guardato la Ternana con affetto. Però il suo trasferimento a Terni si è potuto concretizzare soltanto questa estate, con lo scambio (a fine mercato) con Luka Bogdan altro ex di turno. Ad Ascoli Bogdan però non ha avuto fortuna: praticamente sempre infortunato e mai digerito completamente dall’ambiente.
L’altro grande ex in maglia rossoverde è Andrea Favilli, che proprio ad Ascoli è esploso. E che in quel periodo ha fatto male – e molto – alla Ternana. Due gol segnati contro: uno nella stagione 2016/17 (quando poi la Ternana si salvò proprio nell’ultima giornata contro l’Ascoli) di testa su assist di Cassata (altro ex!) all'11° del secondo tempo decidendo la partita a favore dei marchigiani, e nella stagione successiva, quando al 28°del secondo tempo ha segnato il vantaggio ascolano pareggiato dal goal di Montalto per la Ternana. E Favilli all’Ascoli ha già segnato: la passata stagione, al suo esordio in maglia rossoverde.
A completare il pacchetto degli ex Mantovani e Di Tacchio. Uno fresco rossoverde, l’altro freschissimo. Di Tacchio ha lasciato la Ternana in estate, causa anche i costi elevati del suo contratto, nell’opera di rinnovamento della squadra. Aveva trovato prima il SudTirol come soluzione, ma la luna di miele non è durata molto e così, sempre nel corso di un’estate turbolenta, ha preferito ritornare ad Ascoli, da dove – di fatto – era partita la sua carriera da calciatore. Sarà certamente uno dei giocatori da temere di più dei bianconeri per esperienza, carisma, fisicità e qualità. Mantovani invece a Terni era rimasto, anzi rivoluto dallo stesso Lucarelli visto che il suo contratto era scaduto. Ma le scelte estive in fase di mercato non erano state poi confermate sul campo. A Mantovani era sempre stato preferito qualcun’altro (quando Diakité, quando Sorensen, quando Lucchesi, quando Celli) e questo ha portato il difensore a chiedere la cessione, con grande forza. Visto che le scelte – legittime – andavano in un’altra direzione. E così la Ternana lo ha ceduto, gioco forza. Pur non avendo avuto mai l’intenzione di rinforzare una diretta concorrente e pur essendo alle prese anche con la grana Diakité che anche in maniera più diretta aveva forzato il suo trasferimento a Palermo. E così nel giro di due settimane la Ternana si era trovata senza titolare e riserva del marcatore di destra. Scherzo del destino che oggi proprio gli infortuni in difesa mettono in difficoltà la Ternana. Ma probabilmente a Terni in pochi rimpiangono Mantovani. Certamente più per le incomprensioni al momento della partenza piuttosto che per le prestazioni in campo che sono state sempre eccellenti. Ma è il calcio. Stavolta è troppo importante la posta in palio.
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