Ormai sembra quasi un copione già scritto, sintomo che la Ternana di fatto fa quasi sempre la partita, sia che vinca sia che perda; venerdì sera, contro l’Ascoli, è andata ancora una volta così, tutte le statistiche sono in favore della Ternana, ma ad uscire vittorioso dal campo e a portare via i tre punti in palio è stato l’Ascoli.
I rossoverdi hanno fatto girare la palla, hanno costruito in modo migliore la manovra, hanno battuto il doppio dei calci d’angolo rispetto ai bianconeri, hanno difeso di più la propria area di rigore, sono stati addirittura più propositivi in avanti, imbastendo una percentuale maggiore di azioni offensive; ma come spesso, troppo, è accauto in questo girone di andata, c’è un però. La Ternana, anche venerdì, ha dimostrato di poter essere padrona del campo, ma è nuovamente mancata in fase di attacco: non sono mancate le occasioni, è venuta meno la cattiveria, il cinismo, la malizia di saper sfruttare al meglio le occasioni che si sono presentate. Non è un caso, perciò, che gli unici numeri che vanno in favore degli ascolani sia quelli che riguardano il numero di tiri in porta, 4 per i rossoverdi e 8 per i bianconeri, e la pericolosità delle azioni d’attacco, 37,7% per la Ternana contro il 48,2% dell’Ascoli.
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