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Ternana-Brescia, le cinque cose che così abbiamo imparato domenica…

La Ternana batte in rimonta il Brescia al Liberati, in una partita di quelle che rimarranno ben impresse nella memoria dei tifosi rossoverdi, quando con la mente si tornerà alla stagione 2014/15. Ecco le 5 cose che abbiamo imparato dalla sfida con le Rondinelle:

1 – Basta poco. Alla Ternana è bastato un minuto per ribaltare uno svantaggio bugiardo, immeritato e punitivo: due lampi rossoverdi e giustizia è fatta. Basta poco, in questa Serie B così equilibrata e livellata (verso il basso) per puntare in alto, sognando i playoff: così come sarebbe bastato poco, pochissimo, in sede di mercato per costruire una solida realtà intorno al sogno.

2 – È l'attacco rossoverde a vincere le partite. Quasi tutti i gol del campionato della Ternana sono arrivati dal reparto avanzato: qualcosa vorrà pur dire. In particolare, il trio Bojinov-Ceravolo-Avenatti, con quest'ultimo talismano rossoverde e stella assoluta dell'intero campionato, è tra i più fruttiferi del torneo. Tante reti, spettacolo e punti pesantissimi. Più di così…

3 – Ceravolo non è una meteora. Ancora una volta, l'ha decisa lui: dopo il gol vittoria di Pescara, l'attaccante di Locri diventa il match winner anche contro il Brescia, nella sua miglior partita da quando è a Terni. Movimento, qualità, freddezza: doti di categoria superiore. Poco conta che la Lega "assegni" il gol (o meglio, l'autogol) ad Arcari: contano solo i tre punti e la firma è di Fabio Ceravolo.

4 – Come legge le partite Attilio Tesser, nessuno. Serviva più ritmo: fuori un senatore come Viola e uno Janse apparso ancora una volta in affanno, dentro la freschezza di Crecco e Falletti. Quest'ultimo, beneficiando del passaggio (tatticamente geniale) al modulo a lui più congeniale, il 4-3-1-2, spacca la partita e, fulmineo come l'uno-due dei rossoverdi, fa ruggire le Fere, in campo e sugli spalti del Liberati. Ancora una volta è la mente tattica sopraffina di Attilio Tesser a cambiare, in positivo, l'esito di un incontro: chapeau.

5 – Anche ieri, per un'ora abbondante, è tornato il "format-Vicenza". O format-Lanciano, che dir si voglia. Il punto è lo stesso: al Liberati, spesso la Ternana parte arrembante senza capitalizzare, colpevolmente, le numerose occasioni create e, puntualmente, viene punita da gol (spesso beffardi) al primo tentativo avversario. Ancora 20' di dominio non finalizzato, ancora una rete a gelare il Liberati. Nel postpartita Tesser e i giocatori hanno detto: "Sembrava un incubo". Stavolta, però, era un destino troppo crudele anche per le Parche del pallone.

Federico Trastulli

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