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TERNANA-BRESCIA, Lucarelli: “Conosco Pippo, ho buoni motivi per non fidarmi del tutto di quello che dice” – VIDEO

Sale la febbre da esordio in Serie B. Domani, domenica, la Ternana ospiterà al Libero Liberati di Terni il Brescia di Filippo Inzaghi. L'allenatore delle rondinelle ha parlato alla stampa venerdì (CLICCA QUI PER LEGGERE LE SUE DICHIARAZIONI) oggi invece tocca al suo collega Lucarelli.

In fondo trovi il video della conferenza stampa dell'allenatore della Ternana.

"In linea di massima stiamo benino. Affrontiamo una squadra forte che ha più partecipazioni in assoluto in B. Ha allenatore bravo. Da quando è arrivato Cellino ha fatto un percorso di altissimo profilo con tanto di promozione in A. E' una squadra che già di per se ha una intelaiatura d'altissima classifica. Ogni anno mettono tre o quattro giocatori importanti che alzano la qualità fisica e mentale della squadra. E' un bel test per capire a che punto siamo nella nostra crescita". 

Come vive questa vigilia?

"Sono sereno. Nessuna emozione. Purtroppo calcisticamente è difficile trovare situazioni in cui mi possa emozionare".

La Nazione e Il Giornale di Brescia hanno scritto dell'interessamento della Ternana a Dimitri Bisoli…

"Lo sento dire da voi oggi. Oltretutto sapevo che giocava nel Brescia. Ho letto su qualche giornale dalle mie parti che il Pisa ha fatto un'offerta milionaria per Bisoli. Bisogna essere bravi in questi momenti. Bisoli me lo immagino come avversario domani come tanti altri giocatori bravi che ci sono nel Brescia. Il discorso mercato per me rimane congelato fino a dopo la partita di Reggio Calabria". 

Ieri gara d'esordio per la B…

"Torno un attimo sulla partita di Bologna perché non voglio essere sempre bastian contrario ma al di là del risultato io l'ho letta in maniera diversa da come è stata raccontata. Per me la normalità è quello che è successo dal sessantesimo al novantesimo. L'anormalità è quello che è successo prima. Ho letto di critiche a Sorensen che è uno che pesa e che si è trovato ad affrontare gente come Arnautovic che poco prima aveva fatto gol anche a Chiellini e Bonucci oppure Dominguez che ha vinto la Coppa America. Tra l'altro io sono rimasto anche soddisfatto dal momento che ci siamo sistemati dopo che loro hanno cambiato sistema di gioco. I tifosi fanno bene a sognare anche perché se gli levi anche i sogni dopo che per un anno gli hai tolto tutto. Ad ogni modo inviterei tutti a stare calmi. Il mio pensiero è che domani il Brescia ci riporti brutalmente sulla terra e non mi stupirei se accadesse questo. Tra l'altro saranno arrabiati a puntino dopo l'eliminazione di Crotone. Tra l'altro la vicenda di Martella mi fa pensare che domani non ci stenderanno il tappeto rosso. Il campionato di B è molto complicato. Per i giudizi è presto per la condizione fisica e perché mancano tanti giorni dal mercato. Vedi il Frosinone che una volta alleggerita di alcuni contratti potrebbe fare i fuochi d'artificio".

Che Ternana ti aspetti?

"Non una squadra che riesca a mettere l'avversario nella sua metà campo. Se ciò avvenisse mi stupirei. Vedo squadre che sono più avanti di noi nella consapevolezza. Sono anni che giocano insieme, che si migliorano pezzo dopo pezzo. Noi arriviamo e nessuno può dire con certezza cosa sarà il nostro campionato. Noi ce lo costruiremo partita dopo partita come è stato l'anno scorso. Siamo partiti senza essere i più forti e senza dire che eravamo i più forti. Ma abbiamo creato un'organizzazione che alla fine ci ha fatto dire siamo i più forti. Il mercato è di tutto rispetto ma poi i giocatori bisogna metterli insieme, mandarli d'accordo, devono andare a cena insieme, scherzare tra di loro, giocare alla PlayStation in camera la sera. Io il primo anno di Torino ho fatto un gol, l'anno dopo 30. Vediamo se diventeremo un gruppo, se conserveremo quella simbiosi tra tutte le componenti come l'anno scorso. Ogni partita è sempre un test che ti può far avere un giudizio positivo o negativo".

Inzaghi ha detto che la Ternana è una squadra difficile da incontrare…

"Io penso che sia il Brescia. Conosco bene Pippo ed ho buoni motivi per non fidarmi del tutto di quello che dice" sorride.

Come ha reagito la squadra alla vittoria di Bologna?

"I ragazzi sono allineati è il contesto che ancora non lo è. Speriamo di riuscire ad entrare nel carro armato. Di allenarci e fare le cose al meglio per lavorare. Fino ad esso si è chiacchierato tutti tanto ma è normale, non ci sono nemmeno le partite. E' sempre tutto aleatorio perché non hai riferimenti precisi. Da domani c'è da scrivere di calcio, da raccontare le partite. I ragazzi sono allineati e l'ultima mezzora di Bologna ci ha fatto bene e fatto capire perché esistono le categorie".

Vuoi un approccio più prudente dai tuoi oppure i principi di gioco dello scorso anno saranno il faro anche quest'anno?

"Andare a proporre qualcosa di diverso sarebbe mandare un segnale di debolezza. Ci difenderemo quando e se l'avversario ci obbligherà. Sappiamo quali sono le condizioni in cui possiamo andare in difficoltà. Sono sempre le stesse. Il discorso delle preventive è l'aspetto più importante". 

Conoscendo bene Inzaghi quale potrebbe essere un punto di forza suo?

"Non mollava mai e troveremo una squadra che fino all'ultimo starà in partita. Abbiamo anche un aspetto non trascurabile in questo momento che è il campo non perfetto. Potrà essere un ostacolo. Non ultimo la forza del Brescia che con gli ultimi colpi di mercato e con un allenatore che due anni fa ha stradominato il campionato di B con il Benevento come abbiamo fatto noi l'anno scorso se non è la favorita è una delle prime quattro".

Che partita ti aspetti?

"Molto tattica non credo che troveremo squadre disposte ad affrontarci a viso aperto. Chi ci proverà perché in quella partita avrà qualcosa in più di noi. Vedendo le partite di B è difficile vedere una squadra che non stia attenta alla fase di non possesso. Non tanto per un discorso di difesa ma per andare a cercare di annientare le caratteristiche offensive degli avversari". 

Siete rimasti solo in quattro attaccanti ad allenare e tu e Inzaghi mette insieme quasi 600 gol…

"Nell'arco dei 95 minuti e in questo periodo le squadre saranno più sbilanciate nell'ultima mezzora. Ma dal punto di vista stilistico della partita sarà difficile vedere qualcosa di particolare. Pippo è uno molto pratico fatta eccezione per l'anno a Benevento. Dobbiamo diventare più scaltri anche nella gestione dei falli".

E' arrivato Martella, adesso Salzano torna centrocampista, Celli lo vede più terzino o difensore centrale?

"Martella? Parlerò di lui solo quando diventerà ufficialmente nostro. Lo potremo tesserare solo da lunedì. Salzano? Offre la doppia possibilità d'impiego, io dico tripla perché potrebbe fare esterno alto quando c'è da contenere. Celli? E' un altro giocatore che ci da la tripla possibilità di schierarlo terzino, esterno o centrale".

Dubbi di formazione?

"Zero".

Léris e Tramonì che problema rappresentano?

"Se giocano con i due trequartisti i nostri due e tre devono stare più vicini ai centrali ed uscire con la giusta cattiveria. Se giocano esterni saranno più duelli individuali. Avremo dei vantaggi sulla prima palla ma dovremo stare attenti. Se riusciremo ad avere la maggior parte del tempo la palla noi l'avversario avrà meno possibilità di farsi male".

Unico punto debole, se deboli si possono definire, sono i due terzini…

"La partita di Crotone ci ha fatto vedere un Brescia in ottima salute. E' una gara da prendere con le molle, come tutte le altre. Ricordo a memoria le prime sette poi c'è la sosta".

Peralta sta andando bene…

"Nei primi venti minuti di Bologna non mi è piaciuto e gliel'ho detto. Se i due gol hanno magari cambiato la prospettiva della prestazione di Peralta può essere. Lui ha dei margini di miglioramento, soprattutto dal punto di vista mentale. Domani è importante capire che la partita di Bologna è finita. Vediamo la sua capacità di rientrare immediatamente nel carro armato. In questo periodo è uno che può avere vantaggi. Domani va misurato dal punto di vista psicologico. Quanto questi due gol lo hanno caricato o rilassato".

Ha fatto la prova della pressa come l'anno scorso? All'intervallo di Bologna ha riproposta la storia della formazione scritta alla lavagna come contro la Casertana l'anno scorso? La busta l'ha già chiusa?

"Allora no, no e no. La busta la farò per scaramanzia ma l'anno scorso l'ho chiusa dopo la partita contro la Casertana. Tra l'altro in questo periodo è difficile fare previsioni. Ci sono due partita poi si chiude il mercato. Bisognerà attendere".

Avresti preferito affrontare il Cosenza rispetto al Brescia?

"Sono due tipi di valutazioni. Se sei antisportivo opti per una. A me interessa i lavoro a lunga scadenza e affrontare una squadra così forte alla prima giornata può essere d'aiuto in vista dell'inizio del secondo campionato che prenderà il via l'11 settembre".

Lei a differenza degli altri allenatori della B è abituato ai cinque cambi…

"L'anno scorso è sempre accaduto che usassi tutte e cinque le sostituzioni. Avevamo però anche un gruppo che si faceva trovare pronto. In queste prime partite ci sarà bisogno di tutti perché la tenuta non potrà essere ottimale. Saranno più cambi fisici in queste prime partite. L'anno scorso c'era anche l'aspetto tecnico-tattico dei cambi".

Altro vantaggio quest'anno potrà essere il pubblico…

"In un momento della stagione in cui non si può essere al massimo della condizione fisica avere qualcuno che ti spinge in quei momenti lì è come fare un'iniezione di sali minerali".

A Bologna subito Donnarumma, stesso discorso di Falletti l'anno scorso?

"No. Alfredo in questo momento dal punto di vista fisico è più avanti rispetto a Stefano Pettinari che in questo cammino ha avuto anche qualche piccolo problema. Niente di particolare ma non è stato un percorso fluido".

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Alessandro Laureti

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