Ternana-Feralpisalò – Parla De Canio: “Le mie squadre giocano sempre per vincere”
Al termine dell'allenamento di rifinitura di questa mattina, in sala stampa si è presentato Gigi de Canio, per presentare il recupero in programma domani sera al Liberati della terza giornata di campionato, che vedrà la Ternana contrapposta al Feralpisalò dell'ex allenatore rossoverde Mimmo Toscano.
La Feralpi è una diretta concorrente alla Serie B, come il Pordenone.
"Io ci aggiungerei anche il vicenza, per esempio. Domani mi attendo una prestazione come tutte quelle che stiamo facendo, all'altezza della situazione, con la consapevolezza di essere carenti in qualche aspetto ma più forte in altri. Comunque di riuscire a portare a casa il risultato e accorciare la classifica".
Dobbiamo attenderci qualche novità?
"Giocando ogni tre giorni qualcosa cambio sempre, ma non aspettatevi grandi stravolgimenti. Anche in prospettiva della gestione della gara. Loro cercano di vincere il campionato, e hanno giocatori di esperienza, hanno fisicità e alcuni elementi di buona individualità e valoren tecnico. Mi aspetto una partita di livello. E' una squadra che ha buone qualità in tutti i giocatori, sugli esterni, in mezzo, hanno una carica agonistica che è necessaria per la categoria".
Come mai avete iniziato in ritardo?
"Abbiamo iniziato in ritardo perchè il campo era un po' impraticabile e abbiamo parlato. Non ho mai voluto cercare alibi, però è evidente che noi siamo una squadra fisica e cerchiamo di giocare palla a terra, e quando possiamo lo facciamo".
Come giudica la prestazione di Imola? Siamo andati un po' in difficoltà.
"Sono situazioni estemporanee. Non abbiamo subito una grandissima pressione, ma sono state giocate in cui gli attaccanti avversari sono stati bravi, non sono un paio di situazioni che possono mettere in discussione un giocatore. Quando non possiamo allenarci, tipo stamattina, cerchiamo di discutere sugli accorgimenti da adottare".
Lei ha parlato di una buona partita…
"Quando io ho parlato di un atteggiamento giusto, è perchè quando abbiamo potuto abbiamo cercato di vincerla, quando abbiamo dovuto soffrire lo abbiamo fatto. Concettualmente è importante che la squadra mantenga la concentrazione".
Cosa le piace di più di questa squadra e cosa meno?
"La cosa che mi è piaciuta di più è l'adattamento alla categoria e la ricerca del risultato. Quella che mi è piaciuta meno è la necessità di dover fare degli adattamenti. La cosa che non metabolizzo sono gli infortuni che hanno dimezzato un reparto e hanno costretto alcuni a giocare in condizioni non idonee. Non l'ho mai detto perchènon mi piace, ma ci sono state partite in cui alcuni giocatori hanno giocato in condizioni in cui non avrebbero potuto giocare, eppure abbiamo fatto comunque rilsultato perchè siamo squadra. E' inutile che vi dica chi e quando".
Ieri mattina si è rivisto Vives correre.
"Aspettiamo, perchè correva anche le altre volte e poi dopo tre o quattro giorni si bloccava e non si comprendeva bene. Non si è stirato, non ha problemi muscolari e ora prima di esultare ci andiamo cauti. So che ha fatto degli allunghi, anche con un buon passo. Siamo attenti per non andarci a creare altri problemi in attesa di avere una continuità di allenamento che ne possa certificare la corretta guarigione da qualcosa che non sappiamo cosa sia".
Molto positivo il rientro di Altobelli: che autonomia ha?
"Il problema di Altobelli non è l'autonomia, perchè sotto il profilo fisico e atletico sta bene, perchè dopo una settimana ha ripreso a lavorare. Se mai il problema è l'aspetto psicologico nell'impatto con l'avversario, che poi forse è una preoccupazione più nostra. Quando si fa male un intero reparto è difficile trovare assetti, equilibri e gestione, soprattutto se le alternative sono più giocatori adattati. Ora per fortuna abbiamo ritrovato Pobega che qualcosa in più ci da".
Frediani le da più garanzia di Furlan?
"No, non è corretto: Furlan è più agile e ha maggiore spunto in progressione, è più imprevedibile. Hanno caratteristiche diverse, poi c'è anche Salzano che sa interpretare molto bene questo ruolo, e ci da maggiore equilibrio tattico".
Si è fatto una tabella delle prossime partite?
"No, nessuna tabella. Una partita per volta e poi alla fine quello che mi interessa è la prestazione e ogni partita la squadra allenata dal sottoscritto gioca per vincere, bene o male ma è con le vitorie che si scala la classifica".
Salzano recuperato al 100%?
"Problemini, ma niente di che, come la scorsa settimana".
La preoccupa giocare con questa frequenza, a causa dei tanti rinvii per il caos ripescaggi?
"Qualsiasi cosa accada nel giocare con questa frequenza è sempre un punto interrogativo, la possibilità di infortuni muscolari è più alta. Quando abbiamo intrapreso la battaglia legale con la società, abbiamo accettato con consapevolezza e ora accettiamo anche i rischi, sperando che passi nel modo più indolore possibile".
Ha mai affrontato Toscano?
"No".
C'è un bel clima ci sembra, anche con lo staff tecnico. Anche con Filippo Orlando…
"C'è un bel clima. Filippo Orlando, per esempio, è una grande risorsa e contribuisce in misura enorme a quella che è l'atmosfera che si crea e si vive nello spogliatoio. E per me, in tutte le esperienze professionali che ho avuto, è una grandissima risorsa, un uomo intelligente e di grande personalità, capace di comprendere tanti aspetti della vita dello spogliatoio. Sono 18 anni che è con me".
I giocatori parlano tutti in maniera entusiasta dello staff tecnico: lei cosa ne pensa?
"Il livello è certamente elevato, ma non bisogna fermarsi mai pechè si cresce sempre, bisogna essere sempre al passo coi tempi. Ma la condizione in cui lavoriamo è estremamente positiva. Io non posso che parlarne bene ovviamente, e la cosa che mi piace di più è vedere la loro voglia di migliorarsi sempre, le loro curiosità. Brevi vuole assistere quando parlo coi giocatori, perchè vuole imparare, mi fanno domande sugli aspetti del rapporto allenatore squadra, prima di preparazione, tattica. Questo è quello che mi piace sottolineare, un aspetto umano di altissimo livello. Tante perosne possono essere brave, ma mi piace la voglia di arricchirsi professionalmente".
Lei si consulta e si confida con Brevi o coi suoi collaboratori?
"Se parla in termini di formazione, se ho bisogno lo faccio con Brevi, perchè è il mio collaboratore tecnico più stretto. Quando ho dei dubbi, comunque, parlo con chiunque, a seconda dell'argomento. Non posso mettermi a parlare di tecnica con il professor Petralia, che non ha mai giocato a pallone (ride N.d.R.). Abbiamo un rapporto molto buono e molto onesto. D'altronde io alcuni li ho trovati, ma li ho scelti, io lavoro per la società e ritengo di avere la mia esperienza, se qualcuno ha bisogno mi chiede, ma quello che è il mio ruolo io lo esercito sempre con convinzione e determinazione".