Ternana-Modena, cinque lezioni da una partita sola
Natale più sereno per gli sportivi rossoverdi, dopo i meravigliosi tre punti raccolti al Liberati contro il Modena di Novellino. La vittoria non è stata, però, automatica, ed anzi il successo di misura delle Fere è arrivato in una partita ricca di momenti topici. Ecco cinque cose che tutti i tifosi ternani hanno imparato da Ternana-Modena:
1 – Avenatti non va sostituito. Mai.
Intendiamoci, possono esserci casi di estrema necessità, che nessuno vuole neanche immaginare. Nel resto delle situazioni, e sono il 99%, Felipe deve sempre essere in campo, affiancato da uno tra Boji e Fabio. Giochi bene o giochi male, e ieri non stava sicuramente disputando la sua miglior partita, Avenatti è troppo fondamentale nell'economia della manovra rossoverde: una prima punta con il suo fisico, capace di controllare il corpo in quel modo e di regalare perle come quella di ieri, in Serie B, non esiste. Non dobbiamo di certo spiegarlo noi a Tesser: qualcuno ha avuto la tentazione di togliere il gigante uruguaiano per lasciare in campo (un ottimo, ieri) Bojinov? La controprova non esiste, ma la Ternana probabilmente non avrebbe vinto la partita.
2 – Da oggi in poi non si potrà più "allungare" la barriera sulle punizioni. Parola di Farina.
"La Fifa vuole annullare il disturbo ai portieri. I due uomini in barriera sono messi appositamente per disturbare quindi creano solo quello, un disturbo. Saremo fermi con questi falli, già successe qualcosa di simile in Modena-Livorno". Quindi, la segnalazione "pilota" (perchè dovrebbe essere la prima volta che viene fischiato un fuorigioco del genere) di ieri verrà replicata con decisione ogni qualvolta dovesse riproporsi la situazione. E, se lo dice il designatore arbitrale della B, non c'è motivo di non crederci. No?
3 – Bastro è un leader di questa difesa.
Prestazione maiuscola di questo difensore arrivato in punta di piedi, in un mercato estivo scevro di grandi nomi. Ma è questo il tipo di giocatori che serve alla Ternana: umili e grintosi, nonchè esperti, come Bastrini. Ieri, a denti stretti, lottando contro un infortunio freschissimo, ha messo in campo tanto di quel furore agonistico da far brillare gli occhi a tutti gli amanti delle Fere: sempre il primo su ogni pallone, sempre l'ultimo a mollare. Si è piano piano ritagliato un ruolo da protagonista nella, falcidiata, retroguardia rossoverde: quando rientreranno gli infortunati, non sarà facile scalzare il Bastro dal suo posto da titolare.
4 – Vitale, se sta bene, sulla fascia sinistra è inarrestabile.
E ieri stava bene, eccome. Ci siamo tante volte chiesti, durante questa prima metà di campionato, dove fosse finito il "fratello" di Vitale che, nell'anno del ritorno dei rossoverdi in Serie B, aveva dato un contributo fondamentale per la salvezza. Poi, le spiegazioni a TernanaNews: l'assenza di un pilastro difensivo come Lauro alle sue spalle, ma soprattutto gli infortuni e la condizione fisica precaria. Gigi nel frattempo ha imparato a fare la fase difensiva e si è riproposto al pubblico di Terni come un giocatore diverso. Che qualcosa non andasse, nella prima parte del campionato, era chiaro, e ieri le risposte del ragazzo stabiese sono state esaustive: aspettate la forma migliore, e vedrete. Preciso e puntuale in copertura, devastante con le sue falcate, gli uno contro uno e i cross in fase d'attacco: il fratello di Vitale è tornato ed è un giocatore ancora più completo.
5 – Novellino non sa perdere.
Decisamente no. Ci auguriamo che la pessima caduta di stile del tecnico del Modena sia stata solo frutto del nervosismo e della delusione del postpartita, non di qualche pregiudizio nei confronti della piazza o dei giornalisti locali. Vogliamo ben credere nella sua massima disponibilità, da professionista qual è, nei confronti di tutti e che non abbia considerato il confronto con la stampa ternana troppo "di basso livello". Che brutta figura.