Ternana-Monza – Parla De Canio: “Bello che il calcio non conosca categoria. Dobbiamo sfruttare gli errori altrui”
Al termine dell'allenamento di rifinitura della Ternana, in vista della gara di domani contro il Monza, si è presentato in sala stampa l'allenatore rossoverde Gigi De Canio.
Finalmente conosciamo la nostra categoria di appartenenza: lei ci crede alla B?
"Facciamo solo una piccola analisi: vincere un campionato, in qualsiasi categoria, non è mai scontato. Pensate a squadre come il Catania, il Lecce, il Benevento. Noi abbiamo cambiato tanto e è una difficoltà ulteriore, ma la mia unica preoccupazione adesso sono le assenze importanti nel reparto che è il cuore della squadra. Se fossero stati infortunati uno per reparto non mi sarei preoccupato, basta pensare che due ragazzi che hanno avuto in settimana qualche problema li ho tenuti al riposo, cosa che altrimenti non avrei nemmeno considerato. Fossimo stati tutti al completo, saremmo sempre stati una squadra tonica, e avremmo affrontato questo periodo in maniera serena. Il giocare con questa frequenza ci avrebbe anche fatto comodo per creare i concetti di squadra alla base di qualsiasi successo. Le caratteristiche caratteriali dei nostri giocatori mi danno fiducia perchè certe difficoltà si possano superare, spero solo di recuperarli presto, perchè sono sicuro che domenica dopo domenica le difficoltà si supereranno e possiamo raggiungere risultati importanti, sebbene non mi nascondo le difficioltà di un campionato buono, mi aspettavo peggio. Poi il fatto che la Ternana è una squadra forte, fa nascere negli avversari lo spirito di competizione e di attenzione che si crea giocando contro squadre forti, e questo mi fa anche piacere. Io ho fiducia, e vi voglio ricordare perchè l'anno scorso sono venuto, è tutto messo in preventivo, tranne i tanti infortuni in uno stesso reparto".
Come stanno Defendi e Salzano?
"Non avevano nulla di particolarmente grave, e se fossimo stati al completo loro stessi non avrebbero accettato di essere messi da parte, ma in questa situazione ho dovuto usare la forza per farlo e per non rischiarli".
Un paio di mesi fa disse di non stupirsi se avessimo visto qualche giovane in campo al posto dei veterani: adesso come stanno questi ragazzi?
"Sono senz'altro validi. Voi per esempio vedete Bifulco, che è arrivato più tardi e senza preparazione, che sta giocando. A parte Giraudo, che non ha avuto occasioni di giocare, gli altri stanno giocando tutti: Rivas in Coppa Italia, Pobega, Butic, che hanno dovuto raggiungere una certa condizione. Anche Pobega, che adesso è in condizione di giocare, darà il suo contributo di entusiasmo ed energia, ma è normale che anche dove giocano hanno bisogno di riferimenti importanti, e quando mancano i giocatori cardine possono andare in difficoltà anche i giocatori giovani. Le risposte, comunque, sono sempre state abbastanza positive, Hristov per esempio quando ha giocato lo ha fatto da veterano, e sono sicuro che quando ne avrò bisogno ognuno è nella condizione di prendere il posto al compagno, e quando ci sono tutti la competizione interna favorisce la qualità".
Vives e Rivas che tempi di recupero hanno?
"Abbiamo qualche problema in più per Vives, che non è infortunato ma ha qualche problema appena riprende, nulla di grave ma ancora non ne veniamo perfettamente a capo. Rivas ha un infortunio muscolare e quindi necessita di un percorso standardizzato, fra due o tre settimane dovremmo vederlo in campo. Per Vives, appena riusciamo a trovare il punto preciso del dolore, potrebbe tornare in campo da un giorno all'altro. Io vi voglio invitare a guardare il curriculum di Vives e il suo numero di partite, poi fate voi le vostre considerazioni".
Altobelli ha partecipato alla rifinitura…
"Altobelli può fare tutti gli allenamenti con la squadra, evitando le situazioni di contrasto che possono creare problemi, quindi cerchiamo di allenarlo in modo che quando avrà l'ok sarà già pronto senza dover attendere".
Punti di forza del Monza?
"Buona qualità di gestione della palla, buona tecnica di base da parte soprattutto di centrocampisti e attaccanti, ha alcuni giocatori che sanno saltare l'uomo e creare superiorità numerica".
Difensori centrali un po' lenti?
"Se fossero perfetti, avrebbero vinto tutte le partite. Tutti hanno dei difetti, delle carenze. La capacità di chi gioca contro è evidenziare le carenze e sfruttare gli errori dell'avversario".
Una partita da riflettori puntati?
"Loro sono forti anche ora, e hanno un vantaggio rispetto a noi: un'idea di gioco consolidata nel tempo, con un gruppo di giocatori che gioca insieme da tempo".
Che effetto le fa sfidare di nuovo la coppia Berlusconi-Galliani, non in Serie A?
"E' bello pensare che per amore del calcio non si conoscono confini e categorie, e si abbracci qualsiasi cosa co lo spirito di sempre: essere protagonisti e cercare di costruire qualcosa di importante".
L'ennesima sosta, un mini ritiro, come lo avete sfruttato?
"Cercando di ripetere le cose che per un po' di tempo avevamo abbandonato: abbiamo rinfrescato la mente dei giocatori. Quello che abbiamo fatto fino ad ora non è radicato nella mente del giocatore, ci vuole ripetizione continua perchè il gesto diventi naturale, è più importante lavorare sulle cose che si sanno. Dobbiamo capire due o tre cose e ripeterle bene, farle nostre, solo dopo si può aggiungere altro".
Che dubbi ha?
"Tolto il centrocampo, non ho dubbi negli altri reparti".
Pensa di cambiare modulo?
"No".
Il passaggio in via Vulcano è dovuto alla pioggia?
"Si, perchè era pieno d'acqua il Taddei, ho voluto evitare alcuni problemi e anche di rovinarlo. Poi ho voluto fare un allenamento almeno a campo aperto".
Durante gli allenamenti c'è stato spesso il presidente Ranucci: l'assenza dei giorni scorsi come la interpretiamo?
"Il presidente è l'unica persona col dono dell'ubiquità: anche quando sembra assente, lui c'è. Lui è sempre aggiornato su tutto, ed è sempre presente. Non esiste alcun tipo di problema".
Dopo l'ennesimo stop, c'è un ulteriore difficoltà: il doppio turno in trasferta.
"Se ci saranno difficoltà, ma è chiaro che quando abbiamo scelto di percorrere questa strada, doverosa per vederci riconosciute le ragioni della società, tutti sapevamo di andare incontro a certe situazioni. Adesso non mi sembra coerente lamentarsi, affrontiamo tutto con serenità. L'unica cosa che mi spiace è non avere la squadra al completo. Dobbiamo accettare le difficoltà con coerenza e anzi dobbiamo farne motivo di convinzione. io non me ne sono fatto mai un problema, ho sempre saputo che avremmo dovuto fare un tour de force, ma se la decisione della Lega pro in merito alla Coppa Italia ci alleggerisce, io non posso che esserne contento".