Ternana-stadio, Latini: “Il Comune sta facendo la sua parte”

Nel corso del consiglio comunale fiume di ieri pomeriggio c’è stato l’ok unanime delle forze politiche all’investimento del presidente Bandecchi

Ternana-stadio, Latini: “Il Comune sta facendo la sua parte”

La votazione di ieri sera sull'atto di indirizzo che chiede il proseguio del dialogo con il presidente Bandecchi per il nuovo stadio è stato preceduto da un ampio dibattito. 

Una serie di interventi legati sia al documento ma anche al punto che lo ha preceduto: una richiesta di convocazione di consiglio comunale straordinario – proveniente dai gruppi della maggioranza di centrodestra – sempre sul tema del nuovo impianto. Su questo punto non c'era un documento politico alla base della discussione, ma è stato comunque occasione per raccogliere le opinioni di tutti i gruppi politici in merti allo stadio, alla clinica privata ad esso collegato, alla parziale convenzione della regione dell'Umbria con la clinica, alle procedure da seguire. 

Ad aprire gli interventi il sindaco Leonardo Latini: "La richiesta  di consiglio straordinario è per l’importanza del tema, lo scorso 23 febbraio il comune ha ricevuto lo studio di fattibilità dalla Ternana calcio per il nuovo stadio. 

Iter particolarmente serrato per  arrivare alla dichiarazione di pubblico interesse. Il termine per la ricezioni e i pareri della conferenza preliminari è il 26 aprile. 

Per la città di Terni è un progetto di amplissimo respiro che va ad innestarsi nella città dello sport, con le piscine dello stadio e il palasport. Costituirebbe un polo attrattivo di grande rilevanza,  un polo polifunzionale, con il palasport multifunzionale. Vettore di sviluppo per il nostro territorio, strutture a poche decine di metri dal raccordo autostradale e dalla stazione ferroviaria. 

L’occasione è utile anche per ripensare una fetta molto consistente di città, con il palasport si sistemeranno 10 ettari di tessuto urbano, con lo stadio altri 10. Terni quindi proiettata in una dimensione innovativa, moderna. Profondo interesse da parte del comune, Il progetto poggio sulla clinica privata, 

L’amministrazione comunale punta alla realizzazione del nuovo ospedale di Terni, quale struttura strategica per i cittadini e per il territorio. 

La sanità pubblica rimane strategica, questo non vuol dire che nel nostro territorio possa esserci una clinica privata parzialmente convenzionata. La convenzione parziale con la regione lascia intendere una struttura nel complesso di alta qualità proprio per essere competitiva. 

Terni avrebbe così un nuovo ospedale, una clinica privata e un nuovo stadio, una situazione di grande attrattività per Terni, tutto questo vuol dire posti di lavoro. Opera nel suo complesso importantissima nel territorio. 

Il percorso non è semplice, in quanto la situazione della sanità regionale necessità di un riequilibrio dei posti in convenzione. La posizione baricentrica di Terni merita massimo attenzione, in quanto è una città che può offrire servizi di alto profilo, soprattutto sul versante della salute. 

La procedura clinica privata e stadio è nuova, ha elementi da approfondire, ma questo non ci deve far spaventare, questo è un percorso comune per il bene di Terni. Giusto far esprimere sul percorso di interesse pubblico il consiglio comunale.  Saremo dei pionieri innovati".

L'assessore ai Lavori Pubblici Benedetta Salvati ha rammentato anche in questa sede l'iter procedurale che si concluderà "entro metà di maggio dell’interesse pubblico”.

Sergio Armillei (Lega): “Affermo in maniera ferma e decisa che la Lega è  favorevole alla realizzazione dello stadio e della relativa clinica che è la condizio sine qua non, per la realizzazione del nuovo stadio.

Una nuova clinica a Terni è anche motivo, per un riequilibrio fra il territorio ternano relativamente a quello perugino che possiede 5 cliniche private e Terni  nessuna. Una clinica privata avrebbe l'evidente vantaggio di evitare ai pazienti ternani di andare a curarsi fuori Terni e spesso fuori regione, si recupererebbe inoltre la mobilità passiva attuale di una perdita  di milioni di euro l'anno nella provincia di Terni, creato dal depauperamento della sanità pubblica locale negli anni, dalle amministrazioni precedenti.

Al contrario avremmo un volano economico notevole, con  i pazienti e parenti che invece arriverebbero da fuori sede e che  soggiornerebbero presso la nostra città, per i posti di lavoro che si creerebbero per  realizzare la nuova struttura e successivamente per l'attività di questa, insomma intravedo solo vantaggi e nessun svantaggio onestamente. fino al 2018 le convenzioni e gli accreditamenti sono stati, dalle precedenti amministrazioni, rinnovati tacitamente senza verifiche  se nelle strutture accreditate  potessero ancora sussistere elementi di validità al rinnovo in base alle attuali normative  vigenti.Con la nuova amministrazione leghista nel dicembre 2019 è stato ripristinato  l'Otar l'organismo tecnico accreditante regionale, che decide se una struttura ha tutti i requisiti per l'accreditamento o per il rinnovo delle convenzioni in base alle attuali normative. In conclusione in concomitanza dell'uscita del PSR, si andrà a verifica se sussisteranno ancora oggi le condizioni per il rinnovo delle convenzioni preesistenti, e verrà fatto nell'ambito di un percorso di razionalizzazione in Umbria dei posti letto pubblici e privati.

È in questo frangente che si dovrà verificare la fattibilità a confermare, rivedere o creare, nuovi posti letto convenzionati presso le strutture private  in Umbria e che ripeto dovranno essere riequilibrati fra nord umbria e sud dell'umbria vista l'assenza nel nostro territorio. Questo, si sappia, che lo chiediamo a gran voce.

Per questo e per altri motivi chiediamo che terni nella persona del signor sindaco  dei tecnici del settore sanità delle parti sociali che rappresentano il territorio ternano,  siano inseriti come stakeholder nei tavoli di concertazione del PSR per essere parte in causa nel portare in quella sede le istanze dei cittadini ternani. Perugia sta implementando tavoli per il nuovo stadio Curi, liberissimi di fare il loro stadio, ci mancherebbe,  nessuno però ci impedisca  di fare anche noi il nostro". 

Michele Rossi (Terni Civica): “Lo stadio è il sogno di tutti noi. Occorre fare massima attenzione alle procedure, per attivare un iter inattaccabile, che abbia buon esito. 

La regione sarà chiamata a rilasciare l’autorizzazione su una struttura di alta specializzazione.  Il comune sta facendo la sua parte prima della scaedenza di legge, dimostrando con i fatti di credere in questa struttura. Se ci attiene scrupolosamente alla procedura nessuno potrà impedire il raggiungimento dell’obiettivo imprenditoriale.  Più di 15 mila cittadini hanno sottoscritto una petizione che chiedere, tra l’altro, la fine delle disparità di trattamento tra Terni e Perugia. Bellissima sfida che deve essere sostenuta da tutta la città, ognuno dovrà fare la sua parte”.

E' intervenuta anche l'assessore allo Sport Elena Proietti: "Gli stadi di proprietà in Italia sono solo 5, in tutta Italia ci sono due miliardi e mezzo di investimenti bloccati su questo settore. Il nuovo stadio occorre, come amministrazione comunale stiamo lavorando  molto sulle infrastrutture sportive. Il progetto del presidente Bandecchi va ad inserirsi in quadro rilevante”.

Lucia Dominici (Forza Italia): “Il consiglio comunale straordinario ha l’obiettivo di un lavoro condiviso.   Il progetto va sostenuto con grande convinzione, per il suo contenuto e perché portato avanti da un imprenditore che si è dimostrato molto attaccato a questo territorio. Il progetto può aiutarci ad uscire dalla crisi di questa città”. 

Maurizio Cecconelli (Fratelli di Italia): “Finora  la discussione in consiglio è  stata più che altro una passerella, il vero consiglio si farà quando ci esprimeremo sulla pubblica utilità. 

Ora stiamo tutti dicendo la stessa cosa, l’opera è importantissima. Noi siamo a favore allo stadio e alla clinica di qualità. Chi ha potere di decidere è la regione, li potrebbero verificarsi delle opposizioni trasversali al progetto ternano. Come ternani dobbiamo fare compatti la battaglia per rivendicare un diritto della nostra città”.