Tesser, dubbi per la sfida al Catania: ecco come giocherà tatticamente…
Siamo andati a vedere tutti gli allenamenti e a seguire tutti gli esperimenti che ha fatto Tesser le idee, per la formazione anti-Catania, si sono confuse. Ancora l'allenatore della Ternana non ha scelto. Né gli uomini né il sistema di gioco, ma andiamo per gradi.
Intanto l'idea di partenza alla quale sta lavorando Tesser è quello di coniugare i vantaggi della difesa a 3 senza dover rinunciare al trequartista. La soluzione naturale sarebbe il 3-4-1-2, ma non funziona bene. Allora la scelta è fra due sistemi di gioco: 3-5-2 e il "suo" 4-3-1-2.
Ma (c'è sempre un ma, in tutte le migliori storie) Tesser durante la settimana non si è arreso! Ha cercato anche nella difesa a 4 di contaminarla con i movimenti della difesa a tre, chiedendo a turno a un terzino di rimanere e stringere, mentre l'altro sale. Facendo allargare una delle due mezza'ali. Di fatto traformando il 4-3-1-2 in un 3-4-1-2. Al di là dei numeri però questi concetti devono essere assimilati dai giocatori e soprattutto compresi dagli interpreti. Non è semplice.
La squadra, almeno secondo qualche indiscrezione che ci è giunta dallo spogliatoio si trova bene con la difesa a tre. Si sente più sicura. L'allenatore vuole invece avere anche incisività in attacco, quindi sperimenta. E sa che se non funziona può sempre tornare all'antico.
Gli intepreti? Per 10/11 non dovrebbero esserci dubbi. Per il 4-3-1-2 sarebbero schierati così: Brignoli, Fazio, Meccariello, Bastrini, Vitale, Gavazzi, Valjent, Crecco, Bojinov e Avenatti. Manca il trequartista. Oggi è stato provato Palumbo (oltre a Crecco che però non ha convinto). Insisterà su di lui anche per la partita? O è un rischio? Intanto comunque no al "tridentone": panchina presunta sia per Ceravolo che per Falletti. E questa è già una notizia.
Altrimenti 3-5-2, la formazione del derby, praticamente. Fuori Palumbo, Popescu in difesa, Valjent in mezzo. Il "trequartista" non c'è e a turno danno una mano Crecco e Gavazzi.
C'è ancora tempo per fare le scelte definitive. Ma il cantiere rossoverde lavora tantissimo. E il lavoro paga sempre…