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Tre cose che tengo, tre cose che butto dopo Cesena-Ternana

Una certezza c’è, ed è che le montagne russe rossoverdi non accennano affatto ad interrompersi; in questi sette giorni addirittura si sono fatte ancor più ripide, mettendo quasi un po’ di paura a starci sopra.

Tengo… Perdonatemi, ma non tengo nulla. Questa volta non si può tenere niente, non fosse altro perchè quando una partita non gira, non gira, non c’è miracolo che tenga. Quando una partita nasce storta, quando continua sulla strada sbagliata, non può che finire male, e ieri male è finita. Non puoi tenere nulla in una partita persa 4-0, soprattutto se il risultato, fin troppo largo comunque, è maturato su errori e distrazioni della difesa, non puoi tenere nulla di un match nel quale la palla non ne vuole sapere di entrare in rete, ma soprattutto non puoi tener nulla se alla vigilia perdi uno dei due attaccanti a disposizione e se nemmeno alla fine del primo tempo devi arrenderti all’infortunio di Avenatti. Già, Avenatti, che fino al problema fisico che lo ha costretto al forfait aveva sfiorato due volte il pareggio, Avenatti senza il quale il contropiede con lanci lunghi non si è potuto più sfruttare. Quando poi la punta centrale diventa Grossi e quando Meccariello è costretto ad adattarsi ad esterno sulla trequarti, lì capisci che non è proprio la tua giornata, senza assolutamente togliere nulla all’impegno profuso da entrambi, in un ruolo che non è proprio il loro. Non conta quanto impegno puoi aver messo, non importa se fino a che si è rimasti sull’1-0 la Ternana ha continuato a spingere, anche senza punte in campo, non conta quanto possiamo averci provato, questa è una partita che se fosse durata altri 90 minuti non sarebbe comunque girata a nostro favore.

Ecco, in un giorno come questo, ultimo di una settimana contrassegnata dalle dichiarazioni amareggiate e deluse di Longarini, non puoi tenere nulla, se non la consapevolezza che mercoledì è un altro giorno, e avrai un’altra opportunità per riscattarti, per rialzarti e dimostrare a tutti che la Ternana non è quella del Manuzzi. 

Per il resto, tutto il resto, possiamo anche buttarlo per una volta.

 

Marina Ferretti

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