Tre cose che tengo, tre cose che butto dopo Livorno-Ternana

Tre cose che tengo, tre cose che butto dopo Livorno-Ternana

Tengo 70 minuti. All'incirca dopo il 20' del primo tempo, la Ternana è riuscita a prendere le misure al Livorno, fino ad allora un po' troppo arrembante, ed è riuscita di fatto a contenerlo e ad arginarlo. Non era facile giocarsela contro una diretta concorrente rinforzatasi durante il mercato di gennaio, in risalita dopo un periodo a dir poco buio e che ha ritrovato l'allenatore esonerato quando erano ai piani alti in classifica, ma i rossoverdi ci hanno provato, e un pareggio non sarebbe stato di certo un furto, anzi, probabilmente ci sarebbe stato un po' stretto in determinati momenti dell'incontro. 

Tengo le parate di Mazzoni. Almeno un paio quelle determinanti, fino al gol del vantaggio del Livorno, che hanno tenuto viva la Ternana, e le hanno permesso di crederci e di provarci. Il portierone rossoverde ha decisamente riscattato la poco brillante prestazione dell'andata contro la sua ex squadra, mettendo in campo tutta la sua esperienza. Sul gol non avrebbe potuto fare di meglio, per il resto della partita, quando è stato chiamato in causa, ha sempre risposto presente. 

Tengo Biagio Meccariello. Una settimana non certo idilliaca quella trascorsa dal difensore rossoverde, fra interessamenti, liste e rinnovi di contratto; eppure ieri ha messo in campo una prestazione più che convincente, guidando la difesa in coppia con Gonzalez, e tentando anche qualche incursione in fase d'attacco. Suo il colpo di testa che ha costretto Pinsoglio ad allungarsi per buttare il pallone oltre la traversa, sue molte delle palle spazzate dalla nostra area di rigore. 

Butto il gol preso. Il primo gol di Biangianti in Serie B, e lo subiamo noi, nel miglior momento della partita, quando la Ternana stava spingendo per raggiungere il vantaggio: la legge di Murphy colpisce sempre. Da buttare non solo perchè ha rappresentato la rete che ha deciso il match, ma soprattutto perchè è nato da una serie di inesattezze, a partire dalla palla persa da Coppola a ridosso del centrocampo, fino ad arrivare alla diagonale non chiusa da Vitale in fase difensiva: imprecisioni non gravi, in sè per sè, ma che sommate hanno fatto il pasticcio. 

Butto i primi 20 minuti. Sono il rovescio della medaglia della buona prestazione della Ternana, questi primi minuti di gioco, durante i quali i rossoverdi hanno faticato a prendere le misure al Livorno e a trovare il modo migliore per arginarli, concedendo di conseguenza un po' troppo agli avversari. Ci può stare, ogni partita è una sfida a sè, e finchè non ci si trova in campo non si può sapere come andrà.

Butto la classifica che si accorcia alle nostre spalle. La Ternana non è ancora in zona pericolo, questo è vero, ma posizionarsi a sole tre lunghezze dai playout non ti fa certamente stare tranquillo come si vorrebbe. Il tutto un po' amplificato anche dal fatto di essere stati riagganciati da una squadra che al momento sta lottando per il nostro stesso obiettivo, ovvero quello della salvezza diretta. Adesso c'è la consapevolezza di dover far bene sabato, contro la Salernitana, per non inguaiarsi davvero.