Tre cose che tengo, tre cose che butto dopo Perugia-Ternana
Non è facile analizzare la partita dopo quanto successo ieri, non è facile soffermarsi sul campo, nonostante gli 80 minuti o giù di lì disputati ad altissimi ritmi sia dalla Ternana che dal Perugia; non è facile, ma per scelta di chi scrive non faremo retorica sulla tragedia accaduta sugli spalti, bensì cercheremo di concentrarci sulla partita.
Tengo Cesar Falletti. Cesar è un jolly, un giocatore che se non ci fosse, be', andrebbe sicuramente inventato: gol di questo calibro se li inventa come fossero normali. Un tiro da fuori area, lasciato partire dopo essersi accentrato per trovare la giusta posizione in campo, una frecciata imparabile che non ha lasciato scampo a Rosati, il gol del pareggio che ha fatto esplodere il settore ospiti del Curi. Insomma, Falletti accende la luce, sempre: irrinunciabile.
Tengo la tigna. Ancora uno volta, la Ternana ha dimostrato di avere coraggio, personalità e fame; si, fame, perchè dopo il gol del vantaggio del Perugia ci saremmo potuti arrendere, ci saremmo potuti abbattere, e invece ci siamo rimboccati le maniche e siamo tornati a spingere. Un primo tempo decisamente di un altro livello, con una Ternana che ha praticamente fatto suo il campo, non ha lasciato mai spazio ai biancorossi, un secondo fatto più di sofferenza, ma buona, perchè si sono stretti i denti fino al momento giusto. E ci sono margini di miglioramento.
Tengo la curva ospiti. Una curva colorata, tutta rossoverde, rumorosa, allegra e con tanta voglia di spingere le Fere in campo. Nonostante la mancanza di una coreografia, indossare i colori rossoverdi ha reso il settore ancor più spumeggiante, e quando ce n'è stato bisogno, i tifosi ternani hanno dimostrato la loro umanità, il loro cuore; credo non ci sia altro da aggiungere.
Butto il gol del Perugia. Una rete, quella di Bianchi, che potenzialmente poteva farci davvero molto male, una concomitanza di sfortuna (tanta) e un pizzico di incertezza da parte del portiere rossoverde, che cercando di respingere il pallone se lo vede rimbalzare sul gomito ed entrare in porta. La fortuna è stata quella di non sbandare, di restare compatti e reagire.
Butto la mancanza di un pizzico di cattiveria in area. Un primo tempo dominato, anticipi, impostazione di gioco, passaggi pennellati; tutto molto bello, ma a volte ci è mancato il cinismo in area di rigore. L'avversario che ti anticipa, un tempo di gioco leggermente ritardato, qualche incomprensione, e una frazione che sarebbe potuta terminare sul 2-0 senza timore di aver rubato nulla, è finito invece a reti inviolate, rivitalizzando il Perugia.
Butto le partite che incalzano. Dopo una prestazione così dispendiosa, in fatto di energie fisiche e mentali, doversi rimettere subito a lavorare per preparare al meglio la partita di martedì contro il Bari non è certamente la situazione ideale, e questo lo sappiamo tutti. Sappiamo anche che c'è un calendario che va rispettato e un campionato che va onorato, ma probabilmente qualche giorno in più di recupero avrebbe fatto comodo, anche considerando che dalla partita contro il Cittadella sono trascorse due settimane e la Ternana ha giocato quattro partite. Ma questo è, e non possiamo far altro che cercare le soluzioni migliori per non mollare.