Tre cose che tengo, tre cose che butto dopo Pescara-Ternana
C'è molta soddisfazione nell'ambiente dopo la vittoria che la Ternana ha conquistato ieri pomeriggio a Pescara, una vittoria che a priori probabilmente nessuno si aspettava. Ma la Ternana è così, capace di grandi imprese e grandi rimpianti, o per lo meno lo è stata fino a ieri, ora solo il futuro può svelarci cosa accadrà da domenica in poi.
Tengo il gol di Dugandzic. Finalmente Marko! Finalmente si è sbloccato anche lui! Ci crede, corre, continua a lottare e alla fine la insacca alle spalle di Fiorillo, all'angolino basso, e mette la sua firma sui tre preziosissimi punti riportati a casa dai rossoverdi. Ora serve solo la consapevolezza che, anche da subentrante, si può far male all'avversario, e poi speriamo che anche l'attaccante croato possa togliersi e toglierci belle soddisfazioni. Bravo Marko!
Tengo Avenatti. Se non fosse stato per la sua caparbietà nel lottare su un pallone che sembrava ormai perso, probabilmente adesso staremo parlando di un buon pareggio, con più di qualche recriminazione. E invece no, lui ci ha creduto, ha protetto palla e ha servito Dugandzic, non ha mollato la presa fino a che ha potuto. Non era al meglio della forma, ma non per questo non ha dimostrato di saper lottare in campo. Complimenti Felipe!
Tengo la reazione post Avellino. Una prestazione convincente, di nuovo, quella del Cornacchia, che ha risanato subito la ferita inflitta i dagli irpini in casa, sabato scorso. La squadra, seppure mostrando qualche sbavatura ancora da migliorare, ha risposto bene, ci ha messo testa, gamba e cuore, e tutti hanno lottato per lo stesso obiettivo. Non era facile dar prova di sé contro una squadra importante come il Pescara, invece la Ternana lo ha saputo fare; grazie alle parate di Mazzoni, alla voglia di far bene dei difensori, alla mediana che non si è mai tirata indietro e al reparto avanzato che ha spinto per 96 minuti. Non sarà ancora calcio spettacolo, ma per quello c'è tempo: serviva reazione ed è arrivata. Bella prova!
Butto la direzione arbitrale. Tanto fiscale per quanto poco attento delle volte, il signor Marini. Non vede un dubbio contatto in area ai danni di Gondo, lanciato in velocità e lascia correre il gioco, però poco dopo ravvisa un retropassaggio volontario di Meccariello (che di volontario non aveva nulla, se non il voler spazzare via la palla per non farla raggiungere dall'avversario) e concede una punizione a due in area. Espelle Fornasier per rosso diretto eccedendo forse un po' troppo di zelo, ma non concede la stessa punizione fischiataci contro in occasione del pareggio, quando Fiorillo raccoglie con le mani un passaggio all'indietro in area. Insomma, applica le regole in maniera ferrea e poi sorvola su episodi dubbi: non una gran giornata per lui.
Butto il rosso di Zanon. Partita nervosa quella del terzino rossoverde, che deve districarsi fra qualche provocazione in campo e i molti fischi dagli spalti, per lui che è un ex importante all'Adriatico. Viene probabilmente graziato da Marini in un paio di occasioni, ma alla fine del secondo tempo l'arbitro gli mostra il rosso e lo spedisce negli spogliatoi. Un rosso che complica un po' le cose in vista della gara casalinga contro l'Entella, un rosso che forse si sarebbe potuto evitare, magari con un cambio. Ma tanto è, ora sarà compito di Breda trovare l'alternativa giusta.
Butto (di nuovo) la superiorità numerica. Ancora una volta, la terza, avere l'uomo in più in campo non ti ha aiutato, anzi. Giocare in superiorità numerica, a quanto pare, non fa per la Ternana, che non riesce a sfruttarla nel modo giusto, rischiando addirittura di subire la manovra avversaria. Come avevo già proposto tempo fa, aboliamo le espulsioni, rinunciamo all'uomo in più e giochiamocela alla pari.