Tre cose che tengo, tre cose che butto dopo Ternana-Benevento

Tre cose che tengo, tre cose che butto dopo Ternana-Benevento

Dopo questa partita, la premessa è quasi un obbligo: se la Ternana avesse pareggiato, per quanto visto in campo non avrebbe rubato nulla; se il Benevento avesse segnato almeno altri due gol nel primo tempo, per quanto visto sul campo non avrebbe rubato nulla. Ecco, questo teniamolo bene a mente, perchè fotografa alla perfezione l'andamento di una partita tanto particolare quanto spezzata.

Tengo gli aggiustamenti in campo. Dopo la partenza choc, dopo gli errori individuali, dopo un cambio di modulo di cui poi si discuterà quanto volete; dopo un primo tempo davvero troppo brutto, la Ternana si è parzialmente ritrovata, soprattutto grazie ad una certezza, il 4312. Ripristinando il consolidato modulo, infatti, le Fere si sono rese più pericolose, hanno creato qualche azione interessante e, se fossero riuscite a pareggiare, nessuno avrebbe potuto gridare allo scandalo. 

Tengo l'ingresso di Germoni e Palombi. Non ce ne vogliano i giocatori che sono partiti titolari al loro posto, e non ce ne voglia il giovane Di Livio, ma quando in campo è tornato il terzino scuola Lazio e quando è entrato l'attaccante, sempre cresciuto sotto le ali di Olimpia, la musica è cambiata, la Ternana ha spinto maggiormente, la difesa è sembrata più solida e presente.

Tengo il secondo tempo. Di fatto, gli aggiustamenti di cui si parlava sopra sono iniziati sul finire della prima frazione, ma si sono concretizzati nel secondo tempo della partita, 45 minuti che la Ternana ha giocato su discreti livelli, sicuramente molto meglio di quanto abbia fatto prima dell'intervallo. Nella seconda metà di gioco si sono create occasioni, sono arrivati meno palloni pericolosi davanti a Di Gennaro, anche se qualcuno ce n'è stato, la Ternana è sembrata maggiormente organizzata. 

Butto il primo tempo. Finchè a buttarlo siamo solo noi, non ci sarebbe nessun problema, ma se a regalarlo agli avversari è la Ternana, il problema sussiste eccome; 45 minuti di gioco in cui i rossoverdi sono stati forse i più brutti di stagione. A voler essere precisi, 30 minuti di una Ternana davvero brutta in campo, e 15 minuti di una Ternana che tentava di giocare, eccola la foto del primo tempo. Sono ormai troppe volte che diciamo che non ci si può permettere di regalare niente a nessuno, e quando ci si trova di fronte un Benevento quadrato, la lezione forse si impara. Diciamo che se il primo tempo fosse finito con un paio di gol in più dei giallorossi, certamente non avrebbero rubato nulla.

Butto gli errori. Quante sviste, quante inesattezze nel corso della partita, ma quanti errori nel primo tempo! Che siano stati causati da superficialità, come detto da Zanon al termine, oppure da disattenzione, da distrazione, questo non è davvero importante; noi sappiamo che la Ternana non è quella vista ieri sera. Bisogna stare attenti soprattutto a questo, a non commettere più alcune ingenuità clamorose, che poi, repetita iuvant, gli errori in Serie B rischi di pagarli sin troppo cari.

Butto i ballottaggi persi. L'impressione dopo la partita di ieri è che alcune scelte non abbiano assolutamente pagato. Probabilmente, ma col senno del poi è certamente più facile, se Carbone avesse seguito le sue stesse parole, non avrebbe schierato un giocatore appena rientrato da un'assenza di quasi due mesi dal primo minuto, e non avrebbe schierato un tridente. Anche in questo caso, repetita iuvant, col senno di poi è tutto scontato e semplice; sono solo considerazioni post-partita.