Tre cose che tengo, tre cose che butto dopo Trapani-Ternana
Male la prima per la Ternana (purtroppo), che sbaglia all'esame del Trapani e se ne torna a casa con zero punti e 3 reti subite. Male, come dicevamo, ma niente allarmismi: capita a tutti di topparne alcune, in fondo è solo l'inizio. E proprio perchè siamo all'inizio, c'è tutto il tempo per imparare dai propri errori e fare un po' di pulizia di avvenimenti e comportamenti sbagliati. Butto la mancanza di reazione dopo il primo gol subito. Ok, abbiamo preso gol e siamo sotto, ma c'è ancora un tempo e mezzo da giocare, e tutti si sarebbero aspettati una Ternana col coltello fra i denti. Invece no, ci è mancato il carattere, il furore agonistico e lo scatto d'orgoglio di cui parlavano Toscano e i suoi ragazzi nel post partita. Ci siamo scoraggiati e da li in poi è stato difficile giocare. Forse ci aspettavamo di soffrire meno, ma tanto è stato: sabato prossimo possiamo già dimostrare di avere tutte le qualità che oggi sono risultate appannate. Butto la mancanza di lucidità in fase di impostazione. Pecca strettamente collegata allo scoramento di cui sopra, la poca lucidità è figlia di diversi fattori. Innanzitutto della frustrazione, del voler recuperare il più in fretta possibile una partita che invece ti sta sfuggendo di mano. Questo ci ha portato a tutta una serie di inesattezze e piccoli sbagli che sommati fra loro hanno fatto in modo che la manovra offensiva risultasse poco efficace e concreta. Le capacità ci sono, non bisogna cadere nella trappola della fretta. Butto la differenza di gioco fra il primo quarto d'ora e il resto della partita. Non perchè nei primi minuti li abbiamo dominati o chissà cosa, ma semplicemente perchè siamo riusciti a mostrare che, se impostiamo bene il gioco, mettiamo in difficoltà i nostri avversari: lavoriamo su questo. In un 3-0 c'è comunque sempre qualcosa da tenere. Tengo l'alchimia che si deve ancora formare. Ieri abbiamo avuto modo di constatare come un lavoro in gruppo che duri più di un paio di settimane dia dei frutti migliori. La Ternana, purtroppo, ha condotto un buon mercato, ma in ritardo rispetto agli altri, ed è impensabile pensare che il gruppo si sia amalgamato nella maniera migliore possibile. Ci vuole pazienza e un po' di tempo perchè tutti trovino la giusta miscela, e noi fortunatamente di tempo ne abbiamo. Quindi gambe in spalla e pedaliamo, tutti quanti, senza patemi e paranoie: un ritardo comporta un' altra serie di piccoli ritardi. Tengo l'ingresso di Falletti. La sua velocità e il suo brio hanno portato un po' di scompiglio in mezzo al campo. Complice, ma non alibi, anche la temperatura di Erice, l'ingresso di un elemento dalle mosse imprevedibili come l'uruguaiano ha dato un po' di vivacità ad una Ternana un po' depressa. Ci serve animo, lo stesso di Cesar, per tutti i giocatori in campo: per fortuna può essere contagioso. Tengo le 41 giornate che restano. Va bene, la prima è andata male, zero punti, abbiamo perso; ma fortunatamente è la prima. Non siamo i soli a non aver vinto, e abbiamo ancora davanti 123 punti da poter conquistare e più di 3000 minuti da giocare. Insomma, capita di steccare la prima, niente paura, respiriamo e pensiamo alla prossima.