È evidente che il tema su cui dovrà insistere ancora Gallo per migliorare i risultati della Ternana sia la tenuta difensiva. La Ternana prende troppi gol. E non li prende perché è messa male o perché gli avversari sono stati sempre più bravi dei difensori. Li prende (spesso) a difesa schierata, e praticamente tutti (tranne uno, ma comunque da sviluppi di calcio d’angolo) con un tiro da fuori area (e uno soltanto, quello di Fella, appena dentro).
Siamo andati a rivedere tutti i gol subiti dalla Ternana in questa prima metà (o quasi) di stagione, e ci sono alcune evidenze che non possono non aver rappresentato un pensiero approfondito da parte di Gallo.
Cerchiamo allora di fare ordine. La Ternana ha subito gol in tutte le partite tranne 3 (Potenza, Bisceglie e Paganese). 18 sono i gol subiti, 17 da dentro l’area, compresi naturalmente i due rigori contro. 16 quindi da monitorare per capire dove sta lavorando Gallo per migliorare la tenuta difensiva.
Di questi 16, 2 li possiamo definire contropiedi: ovvero quando la velocità dell’azione o dell’attaccante avversario ha bruciato la difesa della Ternana o l’ha trovata impreparata: Rieti, imbucata centrale, e Viterbese.
Uno è frutto di un evidente errore di valutazione da parte di Russo, e parliamo di uno dei due gol subiti contro il Monopoli. Ed è forse l’unico grande errore individuale della stagione.
Dei 13 che rimangono 6 sono frutto di azione manovrata da parte degli avversari. In qualcuno magari con delle responsabilità più marcate da parte di qualche protagonista in campo, ma principalmente affidati alla bonta del gesto tecnico avversario o di una bella azione avversaria. E parliamo dell’altro gol del Monopoli (stop di tacco di Fella), del gol della Reggina, di quelli del Catania, quello di Halili a Bari e quello del Teramo (arrivato dopo un minuto dal vantaggio rossoverde).
I 7 che rimangono (e paradossalmente è la maggioranza relativa di questa analisi) sono arrivati sullo sviluppo di calcio piazzato, che fosse calcio d’angolo o punizione laterale poco importa. Insomma in una situazione in cui la difesa è sicuramente schierata. E in cui – non abbiamo dubbi – ci sono tutte le indicazioni per poter fare bene. Nello specifico: Rende (sviluppo dopo un calcio d’angolo) Francavilla (sviluppo da un calcio di punizione) Bari(diretto da calcio d’angolo) Avellino (schema da punizione laterale) Picerno (sviluppo da calcio d’angolo ma con tiro da fuori) Catanzaro (sviluppi calcio di punizione) e Casertana (schema calcio d’angolo).
Di contro la Ternana sembra subire la nemesi del calcio piazzato, perché da questa situazione di gioco (stesso tipo di concetto insomma) ha realizzato 3 gol: Partipilo a Rende, l’autogol contro il Catania e Ferrante a Vibo Valentia.
Ma al di là della produzione offensiva, quello che la Ternana deve maggiormente controllare è l’emorragia di gol subiti.
Fra le squadre in testa al nostro girone è la squadra che ne ha subiti di più (e traslando anche agli altri gironi la musica non cambia anche se non sono paragoni validi). E questi gol subiti se arrivano in partite in cui fai fatica a segnare, significano partite (e punti) persi. Come si dice sempre: si parte dalla difesa. Ti rimane la sensazione di solidità, le fondamenta. Ed è da qui che la Ternana deve ripartire. Dalla sicurezza. Perché non si può mollare a inizio dicembre…
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