Una giornata caotica, con lieto fine?

Ternana Calcio

E’ stata una giornata caotica, impossibile definirla altrimenti. A tratti anche incomprensibile. Piena di colpi di scena, di decisioni improvvise o incomprensibili. E come nelle serie tv americane, con il colpo di scena, che ti obbliga a guardare anche la puntata successiva, quella di domani mattina alle 11.
Un plot twist probabilmente inatteso e che in questa situazione carica di aspettative un incontro atteso dall’insediamento di D’Alessandro sulla poltrona di presidente della Ternana.

Cerchiamo di ricostruire le ultime 24 ore convulse in casa Ternana

Tutto quello che leggerete nulla c’entra con il primato in classifica della squadra, della vittoria in casa della Pianese, dello straordinario campionato che Abate e i suoi ragazzi stanno portando avanti, riuscendo ad acciuffare il Pescara a due giornate dallo scontro diretto e con le ultime due partite dell’anno solare di grande prestigio.
Riguarda tutt’altro. Storie di stadio e di dirigenti, di inviti istituzionali e di ristrutturazioni aziendali. Ma anche storie di rapporti tesi.

Ieri pomeriggio, attraverso il sito Umbria24, Bandecchi aveva di nuovo parlato della vicenda Stadio-Clinica, di fatto rompendo il silenzio che era calato dopo il confronto a distanza sulla TGR. “Ho provato a contattare la Ternana 6 volte, attraverso Tagliavento. Non ho avuto risposta, mi toccherà andare a ‘Chi l’ha visto’”. E poi, a margine della manifestazione di stamattina sotto palazzo Spada, incalzato da Galileo sull’incontro ha ribadito “e che devo cercarlo io, neanche fosse una bella figa”.

Di li a poco la risposta articolata e dura del presidente della Ternana, D’Alessandro, attraverso i canali ufficiali della società. Un comunicato stampa, dove si puntualizzavano tutti i passi compiuti dalla società rossoverde sia per favorire l’incontro (con tanto di PEC e di indicazioni di data) sia riguardo alle opere di ristrutturazione del Liberati che invece erano stati sollecitati dal Comune ma dei quali la Ternana si stava occupando. Sembrava insomma che la tregua fosse finita e che si fosse ripiombati nello scambio reciproco di misunderstanding che aveva caratterizzato quest’ultima fase dei rapporti fra Ternana e Comune.

L’apertura di qualche giorno prima sembrava ormai andata a farsi benedire

Tanto più che – come ha sottolineato in serata Umbria7 – la Ternana aveva deciso di non partecipare agli auguri isitituzionali di Natale previsti per domani pomeriggio in Comune. Presente la Ternana Woman, non la Ternana Calcio.
Uno strappo in piena regola, quasi una rottura definitiva.

Non andare agli auguri con tutta la squadra ha un significato simbolico estremamente importante. Sarebbe bastato mandare la squadra e senza il presidente, per fare rumore. Non mandare nessuno significa sbattere la porta in maniera violenta.

Come se non bastasse la bufera sulla Ternana non si placa. Perché all’improvviso, in un potenzialmente tranquillo lunedì pomeriggio da primi della classe, arriva anche un’altra comunicazione ufficiale. La Ternana e D’Aniello si separano, consensualmente. I motivi della separazione non vengono comunicati, ma possiamo immaginare che non ci sia stata più la fiducia che invece appena due mesi fa aveva portato proprio D’Aniello a tornare operativo e con un ruolo di rilievo. Non sappiamo se il contestuale arrivo di Mangiarano (seppur con compiti diversi) abbia influito o accelerato una decisione che magari sarebbe arrivata lo stesso. Ma è la tempistica che ha meravigliato la piazza. Che una nuova proprietà decida di cambiare i dirigenti è praticamente scontato (era successo proprio nei giorni immediatamente successivi all’insediamento di D’Alessandro con l’ex dg Foresti) ma che venga fatto con chi aveva operato per favorire l’acquisizione della società, è singolare.

Neanche il tempo di digerire una giornata convulsa e chiarire alcune dinamiche che arriva il colpo di scena, che può ribaltare ogni prospettiva.

L’incontro fra Bandecchi e D’Alessandro è stato fissato

Alle 11 in Comune, come tutti si auguravano. Si conosceranno per la prima volta, di persona. Per parlare a quattr’occhi e per chiarire tutto quello che non ha funzionato in questo approccio.

Per capire come proseguire riguardo alla vicenda Stadio, per parlare (in altra sede?) anche del progetto Stadio/Clinica.
C’è bisogno di un accordo per proseguire con il progetto già approvato, per tracciare una strada che abbia una convenienza comune, magari per ridiscutere – se necessario – quell’accordo che era stato raggiunto con Guida (i “famosi” 14 milioni di euro in 10 anni).

Poi si dovrà trovare il tempo anche per spiegare le altre vicende in casa rossoverde, per mettere a posto alcune situazioni formali che a prescindere hanno la loro importanza. Spiegare l’addio a D’Aniello, presentare Mangiarano (oltre al comunicato stampa) e soprattutto trovare il modo di andare agli auguri di Natale del Comune alle squadre della città. A prescindere da come andrà l’incontro. Sono un gesti formali, appunto. Istituzionali. Che hanno un significato che va al di là della pancia.