Una provocazione: guardate le classifiche, quella vera e quella “di Breda”…

Una provocazione: guardate le classifiche, quella vera e quella “di Breda”…

Facciamo un gioco. Per cercare di analizzare meglio il momento generale della Ternana. E vi proponiamo questa classifica qui:

 

Novara 33

Crotone 31

Bari 27

Cagliari 27

Brescia 26

Pescara 25

Entella 25

Perugia 22

Ternana 21

Avellino 21

Cesena 21

Pro Vercelli 19

Trapani 16

Spezia15

Livorno 15

Modena 15

Vicenza 13

Ascoli 13

Salernitana 12

Livorno 11

Lanciano 11

Como 5

 

La Ternana, nonostante il 4-0 subito a Cesena, sarebbe nona, a un punto dalla zona playoff, l’obiettivo (iniziale) non più segreto di questa squadra.

Perché abbiamo preso come punto di partenza la 5^ giornata è praticamente scontato. E’ iniziata l’era Breda. E volendo allargare il discorso abbiamo concesso anche ad Acri e alla squadra quel mese in più che è mancato ad inizio stagione per la nota ristrutturazione aziendale che ha richiesto tempo a Simone Longarini. Acri è arrivato il 4 agosto. Fino ad allora la rosa della Ternana era ai minimi termini. E anche questo ha portato al logorio dei rapporti Toscano-Longarini.

E’ una provocazione ed un gioco. Ma tuttosommato da quando la situazione in casa Ternana si è “normalizzata” (quindi dopo le dimissioni di Toscano per i contrasti, anzi i mancati confronti con Longarini) l’obiettivo che aveva in testa il presidente non è poi così lontano. Breda ha tenuto una media da playoff, pur con tutte le difficoltà del caso. Certo, ci sarebbe lo spazio comunque per non essere pienamente soddisfatti: ma è anche vero che non si riparte veramente da zero, che alcuni problemi hanno strascichi e che non si risolvono spingendo un interruttore.

Se volete – paradossalmente – la sconfitta di Cesena sarebbe stata ancora più “grave” perché arriva in uno scontro (potenzialmente) diretto. Rimane preoccupante per tutti i motivi che hanno indotto Breda ieri a essere letteralmente inferocito con i suoi giocatori al termine della partita.

E’ un gioco e pare evidente: anche perché la classifica vera non prevede la Ternana al nono posto (peraltro con un derby che vale la serie A lungo tutta una stagione!) ma al 15 a soli due punti dalla zona playout. Ma questo potrebbe portare a due riflessioni:

Il valore della rosa sta venendo fuori (anche se con qualche singhiozzo di troppo) grazie al lavoro quotidiano sul campo (e fuori)

Entrambe le classifiche andrebbero guardate: va dato un peso agli scontri diretti con le squadre che sono in basso, ma bisogna avere la ragionevole consapevolezza che quando vuole questa Ternana può fare male a chiunque. Ma non deve perdere mai la sua identità. Altrimenti si perde.

Si perde come è successo con il Cesena. Ora bisogna invertire subito la rotta, sin dalla partita in casa contro il Lanciano. Perché poi la classifica che conta è quella che tiene in considerazione tutte le giornate. E i tre punti sono fondamentali per passare un buon Natale. Ma fino ad allora, almeno, pensiamo positivo.