Valjent a Umbria Uno: “Il prossimo anno resto al 99,9%. Vi racconto i momenti più difficili”
Ieri sera, negli studi di Umbria Uno, durante il programma sportivo condotto da Alessandro Santarelli, è intervenuto Martin Valjent, che ha parlato del gol contro il Lanciano, del suo futuro, dell'allenatore, della stagione rossoverde e anche dei suoi compagni.
Al Biondi hai fatto un gol importantissimo, quasi da vero centravanti: quanto ha significato?
"Da punta vera non credo proprio, non ho i piedi abbastanza educati per fare l'attaccante, nperò sono contento di essermi trovato li e di averla messa dentro. Per me ha significato molto, sono stato molto contento, poi credo che per la squadra abbia significato solo un punto alla fine, ma per me è stato bello, soprattutto perchè da difensore non mi capita molto spesso di segnare".
A proposito di ruoli in cui puoi giocare, tu come ti senti meglio, da difensore centrale, da terzino o da centrocampista?
"Terzino sinistro non è proprio il mio ruolo, magari il destro posso anche farlo, ma a sinistra non è la mia posizione. Il mister mi ha schierato lì, in una situazione di emergenza, e io ho cercato di farlo, e di farlo meglio possibile, ma a volte non mi è riuscito bene. Io mi sento difensore centrale, mi piace farlo, sia in una difesa a tre sia in una a quattro, e vorrei continuare a giocare in quel ruolo. A centrocampo ci posso giocare, ma secondo me non se si vuole un centrocampo composto da giocatori coi piedi educati, perchè credo di avere una discreta tecnica, nulla di più".
In questa stagione ci sono stati momenti difficili per la Ternana: secondo te qual è stato il peggiore per voi?
"La stagione è stata altalenante, anche se credo che quando c'è stato da stringere i denti e soffrire lo abbiamo saputo fare bene, ed infatti la salvezza è arrivata con tre giornate d'anticipo. C'è rammarico per non aver saputo sfruttare meglio le occasioni per fare qualcosa di più, ma credo che quando si è trattato di metterci tutti noi stessi per fare punti salvezza, lo abbiamo fatto. I momenti più difficili sono stati certamente quando Toscano ha dato le dimissioni e quando Acri è stato allontanato, sono stati momenti di cambiamento duri, ma alla fine ne siamo comunque usciti".
E sul campo invece?
"Sul campoil grande rammarico sono i due derby persi, per me soprattutto quello del ritorno, per la mia espulsione. Sapevamo quanto i tifosi ci tenessero a fare bene, e aver perso quelli e le due partite con l'Ascoli ancora mi brucia. Anche se, specialmente nei derby, sono sicuro di poter dire che abbiamo giocato meglio noi del Perugia, anche se in certe occasioni questo non conta molto".
Hai detto che uno dei momenti più difficili è stato l'addio di Toscano: come mai? E cosa pensi che abbia portato Breda con il suo arrivo?
"Si, quando mister Toscano ha deciso di prendere un'altra strada è stato difficile per noi, perchè eravamo all'inizio del campionato, e con l'arrivo di un nuovo allenatore sono cambiate le cose, gli allenamenti. Certo poi Breda ha portato tanta serenità e calma nello spogliatoio, perchè lui è una persona tranquilla, molto calma, anche se quando c'è da urlare lo fa, ed è giusto così".
A proposito di Breda, credi che rimarrà il prossimo anno? Tu vorresti che gli fosse data un'altra opportunità?
"Se resta non lo so, non lo so proprio. Però io sarei contento se rimanesse, anche perchè è un buon allenatore, che forse non metterà in campo un gioco bellissimo, come il Barcellona, ma che per la categoria va bene. Credo che un'altra opportunità non sarebbe un errore".
Visto che si parla di rinnovi, cosa credi che faranno Ceravolo e Vitale, rimarranno o andranno via?
"A questo non so cosa risponderti, non lo so. Per adesso comunque non ci hanno ancora salutato negli spogliatoi, nè loro nè Breda".
Come giudichi la tua stagione?
"Certo non posso essere completamente contento, avrei voluto giocare un po' di più, ma poi ho anche dei compagni di reparto importanti, come Meccariello e Gonzalez, e comunque ho giocato un buon numero di partite. Certo, magari avrei preferito giocare più spesso come centrale di difesa, ma va bene. Per il prossimo anno voglio puntare sempre più in alto, ma non è detto che io giochi da titolare, nemmeno se andrà via Gonzalez, perchè non tutti gli allenatori se la sentono di far giocare due giovani come me e Mecca insieme".
A proposito di compagni, è stato bello il gesto di andare in conferenza stampa a gennaio, dopo il caos Masi: di chi è stata l'idea?
"L'idea è stata di tutto il gruppo, sono andati in sala stampa i giocatori più rappresentativi e quelli con più esperienza. Credo fosse giusto dare ad Alberto il nostro appoggio, anche perchè lui è un ragazzo serio, simpatico, che ha sempre lavorato, e certamente essere messo fuori rosa è stato difficile".
Invece, secondo te, perchè Avenatti quest'anno non ha brillato? Pensi che le voci di mercato abbiano influito?
"Non so cosa sia successo a Felipe, questo dovremmo chiederlo a lui. Le voci di mercato, magari, possono rendere tutto più difficile, perchè poi quando si parla e poi non succede nulla magari ti incazzi dentro, e diventa faticoso ritrovare le giuste motivazioni, anche se un giocatore non dovrebbe farci tanto caso".
Tu, invece: il prossimo anno sarai in rossoverde oppure hai qualche proposta?
"Non posso fare promesse, ma al 99,9% rimarrò a Terni. Non ho mai avuto proposte vere, e penso che rimanere alla Ternana per adesso è la mia giusta dimensione".
Ti piacerrebbe però un futuro in Inghilterra?
"Si, non ti nascondo che mi piacerebbe giocare in Premier, ma è difficile arrivarci, loro hanno tanti soldi e possono comprare chi vogliono. Poi la ci sono bestie differenti fisicamente. Al di la degli scherzi, mi piace il calcio inglese, ma in Italia sto bene, sono cresciuto molto nel calcio italiano, più di quanto avrei potuto fare in Slovacchia, nonostante io sia molto attaccato alla mia nazione".
In questa stagione avete sentito la distanza con la società?
"Ti dirò, io come giocatore non ho sentito molto la distanza, perchè comunque c'è Sebastiano per ogni questione societaria. Poi magari io non ho giocato molto nel calcio vero, sono alla mia prima esperienza, e non so altrove come funzioni e quanto sia importante".
C'è anche un po' di disaffezione da parte dei tifosi: credi che la squadra sia in parte responsabile?
"Certo che la squadra è un po' responsabile. Quando arrivano i risultati la gente torna allo stadio, guarda il Crotone, che non sempre ha fatto il pienone, mentre le ultime dieci partite, quando potevano andare in A, lo stadio era pieno".
Invece quello che abbiamo notato è che il gruppo è forte e solido…
"Si si, nello spogliatoio siamo molto uniti, abbiamo formato un bel gruppo tutti insieme, c'è un giusto mix di giocatori più esperti e di giovani che hanno fame e voglia".
Chi è il più simpatico del gruppo? e il più rompiscatole?
"Devo fare solo un nome? Io ho legato molto con Marko Dugandzic, siamo insieme da un anno e mezzo, e ci siamo molto uniti, ma anche Max Busellato è divertente, e Meccariello… Rompiscatole? Eh, anche qua Max, lui si le rompe un po' le scatole, ma è sempre simpatico".
Ultima domanda: quando andrai in vacanza?
"Adesso pensiamo all'ultima di campionato e a far bene davanti ai nostri tifosi, poi probabilmente lunedì partirò per tornare a casa cinque giorni, poi si torna a lavorare con la nazionale, che abbiamo ancora due partite in programma, un'amichevole con l'Ucraina e un Challenge con l'Inghilterra C. Dopo di che andrò in vacanza anche io, a riposarmi".