Venezia-Ternana – De Canio: “Devo valutare come andare avanti” – VIDEO

Venezia-Ternana – De Canio: “Devo valutare come andare avanti” – VIDEO

Non è una situazione buona, quella della Ternana…

"Io devo ringraziare i ragazzi e prendere atto della situazione, poi tutti insieme tirarci su le maniche. Non è una situazione ottimale, sotto nessun aspetto, adesso anche il meteo ci impedisce di allenarci, ma ho tempo durante il viaggio di sfruttare dei colloqui privati per mettere nella testa dei ragazzi alcuni concetti". 

Come pensa di affrontare il Venezia, con tutte queste partite ravvicinate?

"Qualcosa cambieremo sicuramente durante queste partite ravvicinate, però mi riferivo al fatto che parlerò coi ragazzi per capire se è il caso che giochino come hanno sempre fatto fino ad ora. Io poco ho da dargli, e quel poco loro lo hanno tenuto in grande considerazione, sono stati troppo preoccupati di fare quello che ho chiesto io. Visto che non ci siamo allenati, e visto che non ho potuto incidere, sto pensando se sia il caso di lasciarli liberi di fare quello che hanno fatto fino ad ora, sempre cercando di sollecitare la massima concentrazione e attenzione. Almeno fino a che non cominciamo ad allenarci. Anche nei giorni scorsi, le prove fatte non sono state ad intensità allenante, eprchè devi stare attento alle partite ravvicinate".

Questo vuol dire la possibilità di difesa a tre?

"Non c'è un'ipotesi di difesa a tre, vi ho solo messo al corrente di un mio pensiero. Non vorrei farlo, e non vorrei che anche loro capissero male, come un ritorno alle origini. Vorrei spiegarmi meglio. Tutto quello che loro hanno fatto sabato, una squadra attenta e ordinata, ma nel proporsi sbagliava i tempi perchè certi meccanismi non si riproducevano. Stamattina avremmo dovuto allenarci almeno un'ora su questo aspetto, ma non lo possiamo fare, e allora devo riflettere per cercare di risolvere il problema: vado avanti verbalmente, e poi magari in campo non succede nulla, oppure fino a sabato prossimo li faccio esprimere come sanno? Oppure, parlando anche con loro, cercare di proseguire nella linea che ho tracciato e che voglio portare avanti fino alla fine?".

Pensa che la preparazione atletica vada adeguata?

"Sinceramente rispetto per chi lavora con le proprie competenze, non ho avuto modo di confrontarmi con chi c'è stato prima, soprattutto per la preparazione atletica. Ognuno ha il proprio metodo di valutazione e il proprio modo di lavorare, per quello che chiede alla squadra. Per l'intensità che chiedo io, forse serve una preparazione maggiormente intensa, ma non so come hanno lavorato prima".

Non le è mai capitato, immagino, di giocare due partite con tre allenamenti…

"Mi è capitato al Genoa, ho fatto cinque partite tutte ravvicinate, domenica e infrasettimanale".

Come mai ha deciso di cambiare vice?

"Il cambio di vice? Voi sapete che il mio vice sarebbe dovuto essere Giovanni Pagliari, che è una persona splendida e corretta, e appena ha saputo che volevo venire a Terni e mi ha detto che per rispetto dei tifosi della Ternana e del Perugia, non vorrei che questo gesto fosse preso per una provocazione. Poi ho saputo che Dino, il fratello, gli ha detto: "Se ti permetti di venire a Terni, vengo io con gli ultras, due schiaffi te li do prima io". Mi sono trovato spiazzato, poi ho scoperto che c'era Brevi qui, che ha lavorato con me a Genoa, e mi serviva una persona che conoscesse il mio modo di lavorare. Ringrazio Borrello per la serietà e la splendida persona che è, ma sono solo quelli i motivi".

Dove potrebbe giocare Tremolada?

"Alle spalle delle punte no, perchè giocherei con due punte, voglio anche provare a vincere le partite, quindi devo rischiare ma non troppo. Il calcio è fatto di due fasi, una difensiva e una offensiva, e ci vuole il giusto equilibrio, altrimenti torniamo nelle problematiche che la Ternana ha già avuto. Datemi il tempo di vedere e di capire, perchè i ragazzi non hanno fatto mai quello che gli sto chiedendo. Magari qualcuno deve trovare in sè le risposte".

Ci saranno dei cambi?

"E' probabile che un paio di cambi ci saranno".

Le prossime due sono fondamentali per la stagione?

"Le prossime due sono molto importanti, ma non sono determinanti. Poi io devo avere l'opportunità di vedere cosa sa fare la squadra una volta che è allenata. Per quello fatto fino ad ora, non posso dire di aver inciso davvero, ma due ingenuità ci hanno condannato a perdere la partita, che avremmo anche potuto pareggiare, se non fosse arrivata la svolta. Non si può fare l'allenatore parlando, perchè le cose vanno assimilate nella ripetitività del gesto, e per questo sono contento di quello che già hanno fatto. Poi chiaro, sono rammaricato per la partita persa, e anche loro sanno che se ci alleniamo possiamo fare meglio anche sotto il profilo offensivo".

Che disponibilità al dialogo ha trovato nella squadra?

"Io gli ho detto che questo è il momento in cui tocca a loro provarci, e la loro disponibilità è totale".

Sabato Favalli è stato in difficoltà in occasione del gol di Marrone…

"Lo ha capito subito, Favalli, di aver sbagliato. E' stato bravo anche l'avversario però, che si è allargato e ha fatto si che per un attimo lo perdesse di vista, e quando lo ha visto lo ha fatto con una frazione di ritardo, non riuscendo a limitare la salita. Dovete avere pazienza, però, perchè se non ci si allena non possiamo fare nulla più di questo. Se in sette emsi non sei riuscito a fare certe cose, non puoi farle in sette giorni, ma certo qualcosa in più puoi fare e puoi cercare di sovvertire un trend".

Che squadra è il Venezia?

"Loro si nascondo, parlano di salvezza, ma essendo una neopromossa è normale e logico nascondersi. Hanno giocatori di buona qualità, sanno giocare a calcio, conoscono tutti gli aspetti anche della gestione".