Domani la Ternana affronterà al Liberati la Paganese per l'anticipo della giornata. Oggi, dunque, spazio alla consueta conferenza stampa pre gara di Cristiano Lucarelli.
Testa-coda con tutte le insidie del caso…
"Partita dal punto di vista psicologico ci gioca tutto contro. Abbiamo da guadagnare solo i tre punti, il nostro avversario non ha nulla da perdere. Sarà questo il principale problema di questa partita. Loro saranno più brillanti di noi. Mi aspetto una squadra che cercherà di limitarci e giocare in contropiede. Dovremo essere bravi a perdere meno palloni possibili in fase di costruzione. E' una partita che sarà più complicata di quello che può sembrare".
Già si pensa al turnover in vista delle tre partite in una settimana?
"Veniamo da una partita dove ci sono giocatori che hanno sofferto di più su quel campo o speso di più. Sono valutazioni che faremo".
Che tipo di sollecitazioni ha rivolto alla squadra?
"Tutti pensano che dobbiamo vincere questa partita con facilità ma sono convinto che non sarà così. Ce ne saranno anche altre in questo girone di ritorno. Aver vinto all'andata non vuol dire che si vince matematicamente anche al ritorno. In campo può succedere di tutto. Per loro sarà più facile giocare questa partita che mercoledì lo scontro diretto, nonché derby. Di Napoli l'ho incontrato diverse volte, quando lui era all'Akragas. Riesce a fare le partite molto bene addosso all'avversario. Riescono a fare molta densità in zona palla. Dobbiamo cercare di sbloccare il prima possibile la gara e fare una partita dal punto di vista tecnico di spessore. Su ogni passaggio intercettato possono partire contropiedi pericolosi. Cerco sempre di tenere la squadra sull'attenti, soprattutto alla vigilia di queste partite così difficili e dove hai tutto da perdere e niente da guadagnare".
Si è fatto già un'idea di quali squadre potrebbero essere tutt'altra cosa rispetto a quanto visto all'andata?
"Il mio solo obiettivo è cercare di non far cambiare la mia squadra. Io so che se non cambia la mia squadra e abbiamo l'obiettivo di ripercorrere lo stesso cammino del girone d'andata sono contento. Oggi è il 29, mancano meno di 90 giorni alla fine del campionato. Abbiamo fatto una valutazione che nel mercato di gennaio è sempre difficile. Soprattutto se si prendono giocatori che hanno giocato poco o sono scontenti. Ci vuole tempo perché si adattino. Ci riteniamo soddisfatti, abbiamo deciso di non cambiare niente".
Domani si torna a giocare al calcio?
"Vediamo, speriamo, anche se adesso si sta coprendo. Nelle ultime sette partite la nuvoletta di Fantozzi ce l'abbiamo sempre avuta".
Come stanno gli infortunati? Già deciso chi resterà fuori dalla lista?
"Argento e Niosi sono scelte che spettano ai calciatori, ai loro procuratori e alla società. Se vanno a giocare è meglio anche per loro così possono mettersi in mostra. Per quanto riguarda Mammarella e Frascatore sono quasi apposto. Forse Frascatore è un po' più avanti di Carlo. Vediamo, so se ci sarà bisogno domani potrò contare su di loro".
A Viterbo ha tenuto una calma serafica…
"Parto sempre da un principio, se riesco a mantenere la lucidità è meglio. Non è un problema mio la pochezza umana degli altri. Premesso che non sono nemmeno io uno con la r moscia. Devi vedere anche da chi arrivano certe provocazioni. Sono abituato, da oltre trent'anni vengo beccato negli stadi".
E' stata presa la decisione su Celli?
"Si sta allenando, questa settimana ha fatto tutto con noi senza saltare niente. Giocatore di prospettiva, su cui io conto molto. Dobbiamo ripartire sul gruppo che abbiamo scelto a settembre. A mercato aperto ci siamo sbizzarriti. Dobbiamo essere coerenti con le scelte fatte ad inizio anno. Celli dovrà entrare al posto di uno in lista. Dopo la partita domani inizieremo a valutare il giocatore individuato per lasciare il posto a Celli. Può essere convocato. Non è pronto per giocare dal primo minuto".
Per domani è in programma un turnover più o meno massiccio?
"Dipende da quale secondo voi è al formazione tipo. Non sono previste rivoluzioni. Domani è una partita dal punto di vista mentale difficile, la più complicata delle prossime tre. Palermo si prepara da sola. La Casertana vince da 5 partite. Tra l'altro giochiamo in posticipo serale che a me non ha mai portato fortuna in passato".
La partita contro la Casertana è stata quella della svolta?
"Ci sono a volte delle mancate vittorie che sono più importanti delle vittorie stesse. Quel giorno lì abbiamo capito cosa ci mancava per essere davanti a tutti".
Come vede Ferrante?
"E' un giocatore completamente recuperato, lo vedo bene e so' che è calato diversi chili. Lui è uno com'ero io. Ha un fisico che se non sta bene lo vedi più degli altri. Ai calciatori piace dargli la possibilità di dimostrare il loro valore solo quando stanno bene. Abbiamo fatto una sola eccezione con Falletti. Gli mancava la partita più degli altri. Per lui c'è stato un trattamento riservato. Ora si vede che resettato un po' tutti i problemi che ha dovuto affrontare nel recupero dell'infortunio. E' un giocatore a disposizione al 100%. Non dobbiamo dimenticare che Alexis è fermo da tantissimi mesi ed ha bisogno di tempo, poi se la giocherà con Raicevic e Vantaggiato".
Celli e Ferrante come possono recuperare il ritmo partita?
"Quando facciamo la partitella di metà campo è come se si affrontassero le due squadre prime in classifica a pari punti. Inoltre nessuno ci sta a perdere. Dai dati sappiamo che questi calciatori percorrono circa 145 metri al minuto, vuol dire che al giorno percorrono anche 13/14km ad allenamento. Dai dati di Bartali riesce a fare circa il 25% in più di carichi di lavoro rispetto alle squadre precedentemente fatti. Da noi non è prevista la modalità gestione, si spinge fino a due giorni dalla partita. Poi si va in scarico. Il preparatore atletico mi dice che è felicissimo dell'intensità e del volume degli allenamenti".
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