Verso una B a 22? Ecco le speranze delle Fere…
Il caos è servito, e ancora non è finita. Oggi il TAR del Lazio ha accolto i ricorsi di Ternana, Novara e Pro Vercelli di fatto aprendo la strada per tornare a 22. La Figc, del neopresidente Gravina, almeno secondo le indicazioni raccolte non sarebbe contraria e non si appellerà a questa decisione. Il governo addirittura con le dichiarazioni rilasciate a Sky del sottosegretario Giorgetti si auspica un cambio format con il reintegro anche dell’Entella. In Federazione oggi pomeriggio incontro con gli avvocati ed entro 24/48 ore deve decidere il format della B chiedendo al Collegio di Garanzia del Coni una graduatoria delle eventuali ripescate.
Insomma non è scontato che siano per forza 22 le squadre e non è chiaro come sarà la classifica delle ripescabili. Sono diverse le variabili da tenere in considerazione: la graduatoria della passata stagione (che ha subito variazioni con la penalizzazione al Cesena), le limitazioni e le sentenze sugli illeciti amministrativi (il famoso D4), i depositi della fideiussione per essere ripescati, le sanzioni per illeciti sportivi ricevute negli scorsi due anni, sottolineate anche dal TFN. Il Collegio di Garanzia avrà un compito molto complicato ed è per questo che per salvaguardare gli interessi della Figc del calcio italiano (oltre che naturalmente la B e la C) ed è per questo che non si può escludere a priori che siano per forza 22.
Ma la Ternana è piuttosto sicura di poter essere ripescata, anche se fra le tre riammesse alla B ci dovesse esserre anche l’Entella, citata proprio dal sottosegretario Giorgetti. In questo caso ci sarebbero solo 2 posti per le ripescate. Catania e Novara avrebbero più punti della Ternana, che però avrebbe scavalcato il Siena, in virtù dell’ultimo posto del Cesena. Il punto a favore della Ternana è che il Novara pare abbia chiesto (e ottenuto) il ritiro dei soldi a fondo perduto necessari per il ripescaggio, anche se la situazione così confusa potrebbe averla indotta all’errore. E il Catania vede pendere sul proprio capo quella famosa sanzione per illecito sportivo di cui vi avevamo parlato. Una sanzione arrivata nel 2016, quindi nel perimetro dei due anni previsti dalla norme per essere esclusi dalla graduatoria. Questa sanzione,che quando venne fuori a livello giornalistico suscitò molte polemiche a Catania è stata ribadita anche dal TFN lo scorso 1 ottobre, quando non vennero decise le graduatorie ufficiali. Non vennero stilate perché c’erano pendenti dei ricorsi presentati da Ternana, Pro Vercelli e Siena (contro la decisione di depenalizzare l’illecito amministrativo) “nonché – si legge nel dispositivo di sentenza – per la società Calcio Catania la presenza di una sanzione, a titolo di responsabilità oggettiva e presunta ex art 7, commi 4 e 5 del CgS, scontata nella stagione sportiva 2016/17 non impugnata da parte di alcuni dei deferiti”. Insomma il Catania non sarebbe ripescabile, a causa di questo illecito sportivo.
Per cui anche se dovesse rimanere il format a 22 e dovesse essere riammesso il Catania, la Ternana un posto lo avrebbe. Ora bisogna solo aspettare e capire che strada prenderà la Figc. E che graduatoria verrà stilata.