Vicenza-Ternana, le 5 cose che abbiamo imparato
Liverani ha gli attributi
Abbiamo imparato che Fabio Liverani ha gli attributi. Si proprio quelli. La partita contro il Vicenza era da dentro o fuori e lui ha inciso. Togliere Avenatti durante il primo tempo non è facile. Non ha avuto paura, anzi e la mossa è stata vincente.
Pettinari c'è
Abbiamo imparato che Pettinari c'è, sta bene e sembra pure avere una voglia matta di dimostrarlo. Dopo l'esordio con assist contro il Cittadella si era inspiegabilmente perso. A Vicenza ha battuto un colpo che potrebbe essere fondamentale per la corsa alla salvezza. Ben tornato.
Il pubblico non è sempre il dodicesimo uomo
Abbiamo imparato che lo stadio pieno nelle partite cruciali non sempre è l'arma in più per la squadra di casa. Per la cornice di pubblico offerta dal Menti il Vicenza avrebbe meritato la partita, invece c'è scappata la sconfitta. A Terni problemi di questo tipo non se ne corrono. Il boom si fa solo nel derby non nelle partite salvezza.
La vecchia guardia non tradisce
Abbiamo imparato che la vecchia guardia non tradisce. Zanon, Diakite, Meccariello, Contini, Ledesma e Falletti. Sono loro l'anima della Ternana. Contro il Vicenza tutti, fatto salvo Avenatti, hanno fatto bene. Ma i vecchi di più.
Puoi sperare nella salvezza
Abbiamo imparato che con la vittoria sul Vicenza la Ternana può sperare nella salvezza. Purtroppo i risultati dagli altri campi potevano essere migliori ma adesso non è tempo di rimpianti. La vittoria e la prestazione fanno della Ternana squadra viva e in corsa per un posto in B.